Pubblicato il 13/11/2014 02:34:02
Sette meravigliose storie di donne meravigliose.
Elizabeth Barrett Browing «In quanti modi t’amo.»
In quantio modi t’amo? Lascia che conti. Ti amo nell’alto, nel vasto, nel profondo cui l’anima si tende quando, sentendosi non vista, si protende ai confini dell’Essere e dell’Ideale Grazia. Ti amo nel più modesto uso quotidiano, dal sole alla candela. Come chi lotta per Giustizia t’amo libera. Come che dagli onori fugge t’amo e con puerile fede. Ti amo con l’amore che credevo perduto coi miei perduti santi, - ti amo col respiro, il riso, i pianti di tutta la mia vita! – e, Dio mi conforti, meglio ti amerò dopo la morte.
Suor Juana Inès de la Cruz «L’ingrato che mi lascia.»
L’ingrato che mi lascia, cerco amante; l’amante che mi segue, lascio, ingrata; costante adoro chi il mio amor maltratta; maltratto chi il mio amor cerca costante. Chi tratto con amor, per me è diamante, e son diamante a chi in amor mi tratta; voglio veder trionfante chi mi ammazza, e ammazzo chi mi vuol veder trionfante. Soffre il mio desiderio, se a uno cedo; se l’altro imploro, il mio puntiglio oltraggio; in ambi i modi infelice io mi vedo. Ma per il mio buon profitto ognor mi ingaggio A esser, di chi non amo, schivo arredo, e mai, di chi non mi ama, vile ostaggio.
Emily Dickinson «O frenetiche notti!»
O frenetiche notti! Se fossi accanto a te, queste notti frenetiche sarebbero la nostra estasi! Futili i venti A un cuore in porto; ha riposto la bussola, ha riposto la carta. Vogar nell’Eden! Ah, il mare! Se potessi ancorarmi Stanotte in te!
Katherine Mansfield «Dormendo insieme»
Quando dormivamo insieme.. com’eri stanco!.. Com’era calda la nostra stanza.. e la fiamma diffusa sulle pareti, sul soffitto e il grande letto bianco. Parlavamo sommessi come fossimo bambini, ed ora io – oppure tu per un attimo presi dal sonno – ci svegliavamo e a turno dicevamo ‘Non ho dormito affatto’. Era circa mille anni fa? Mi svegliai fra le tue braccia – eri Profondamente addormentato – E sentii lo zoccolio affrettato delle pecore. Strisciai sul pavimento con delicatezza sfiorando le tendine alla finestra – mentre tu dormivi – sulla neve vidi sfilare le pecore. Oh, folla di pensieri col pastore Terrore tremante, desolata, fuori nel gelo, che entrasti nel mio cuore come in un ovile! Mille anni.. era ieri che noi – due bambini di lontano, avvinti nell’oscurità, dormivamo insieme? Come eri stanco, tu!..
Saffo «Essere morta, morta!»
Essere morta, morta! Lei lacrimava fitto lasciandomi. Disse:’Che sorte crudele, Saffo! Credi, non vorrei lasciarti’. Io le risposi: ‘Addio, va’ serena e ricordati di me. Tu sai che t’ho voluto bene. Oppure – sarò io a ricordare: tu dimentichi – pensa alla nostra storia, così dolce. Quante corone di viole e di rose e di salvia ti ponevi sul capo (eri là, vicino a me); che intrecci di ghirlande al collo delicato – erano fatte dei fiori della primavera - ! Tutte le carni d’un’essenza d’erbe t’ungevi, che fluiva, e d’un olio regale; sfogavi, sopra morbidi letti, desideri di tenere compagne. Non c’era ballo, non c’era festa.. da cui fossimo assenti, e non c’erano boschi, a primavera..” Emily Bronte «Sono felice quanto più lontana.»
Sono felice quanto più lontana sospingo la mia anima dalla casa di argilla nella notte spazzata dal vento e dalle luna, e per mondi di luce l’occhio vagabonda – Quand’io non sono e nessuno accanto – né terra né mare né cieli puliti – ma solo spirito che erra nell’aperto e percorre l’immenso, l’infinito.
Christina Rossetti «Se dal cielo cadessero le stelle»
Se dal cielo cadessero le stelle e al loro posto salissero i fiori, sarebbero ancora pur belle la terra e la volta del cielo. Angeli alati giù da noi volando Coglierebbero stelle luminose, ma noi rimpiangeremmo i nostri fiori al di là delle sbarre nuvolose.
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