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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Prefazione: IO CE L’HO FATTA

di Antonino Alessandro Calabrò
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Pubblicato il 15/02/2015 11:28:47

Potete trovare "Io ce l'ho fatta" su lulu.com per quanto riguarda la versione cartacea, per l'ebook potete guardare su amazon.it (i libri per mia scelta hanno copertine differenti e nella versione cartacea trovere anche il mio primo manoscritto costituito da poesie e pensieri personali)

 

 

A volte sembra che tutto sia perduto, che l’unica cosa che ti sia rimasta sia quel dolore che provi da troppo tempo, quel senso di vuoto e insoddisfazione che riempie le tue giornate; proprio in quel momento capisci che devi reagire per cambiare la tua vita, che devi reagire per far tornare il sorriso sul tuo viso.
Tanti sono i giovani che oggi camminano per strada con lo sguardo a terra quasi ad aver vergogna di ciò che sono, tanti sono i giovani che non riesco più a sorridere con leggerezza, si proprio quella leggerezza mentale che oggi non ci è più permessa in quanto afflitti da una crisi economica, e a mio parere anche sociale, in cui molti ragazzi non riescono a trovare una via d’uscita.
In tanti passano le proprie giornate a parlare con amici virtuali sui social network, altri si rifuggono in mondi ideali mentre ascoltano la loro musica preferita, a tanti non frega niente perché tanto ci sono i genitori a mantenere i loro capricci ma la maggior parte cerca di trovare una soluzione ai propri problemi, cercano di migliorare la propria posizione nella società solo con le proprie forze.
Perché stare seduto su una panchina attendendo qualcosa o qualcuno che ci possa far stare bene? Sarebbe meglio alzarsi e percorrere la strada che abbiamo di fronte nonostante questa possa essere piena di difficoltà che ci possono far male, solo così un giorno riusciremo a ritrovare quel sorriso perso tanto tempo prima.
Ritrovare la serenità sia con noi stessi sia con chi ci circonda credo sia la cosa migliorare da fare, è inutile aggrapparsi ai soldi soprattutto a quelli facili come quelli che vengono promesse da vincite al gioco o quelli che sembrano facili da fare con le droghe; ma cosa ve ne fate di tanti soldi quando accanto
non avete nessuno con cui essere felici? Quando nessuno la sera vi abbraccia al vostro rientro a casa? I vostri soldi vi abbracciano? Vi rendono davvero felici? Vi riesco a dare tutto? Non credo proprio; tornate a dare importanza ai sentimenti, allo stare insieme agli amici, date importanza ai valori veri della vita; certo a tutti fanno comodo i soldi ma quelli facili non vi daranno nessuna soddisfazione; lavorate, amate, impegnatevi per i vostri obiettivi, metteteci l’anima, la passione e i vostri ideali, così darete un senso a tutto ciò che fate. Non prendete le scorciatoie perché sembrano facili, fate un giro più lungo affrontate i problemi, mettete tutto voi stessi in ciò che fate e sarete soddisfatti e felici.
Penso che a volte toccare il fondo serva a farci capire quali sono le nostre reali potenzialità per poi così esprimerle come meglio si crede nei propri progetti,nei propri sogni,nelle proprie ambizioni.
Il dolore e la sofferenza possono anche cambiarti ma non devono trasformarti in ciò che non sei; non devono avere la meglio su di te sennò smetti di vivere. Devi solo far tesoro di quello che è successo per soffrire meno ma devi anche rischiare di soffrire ancora, solo così ti potrai godere la vita in ogni sua più piccola sfaccettatura.
L’importante è rialzarsi sempre dopo ogni caduta, superando tutti gli ostacoli che ogni giorno si presentano di fronte a noi, solo con determinazione riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi.


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