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La visione del mare

di Bruno Centomo
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Pubblicato il 14/02/2015 20:57:45

Trovo, dopo tanto discorrere, avanzate parole per un sussurrio. L’assuefatta pigra nostalgia per l’assolata riviera di ponente, ci trovava ancora in cammino, stanchi, ma felici per questo vagabondare senza meta. Veniva incontro a noi, sudati e deliranti, l’immagine del mare, il contorno perfetto e immobile della lontananza. La curva della Terra non bastava a trattenerla. Si sapeva che, oltre, tutto precipitava. Non c’erano direzioni, neppure rotte da prendere. Non sarebbe servito fuggire. Non c’erano voci a guidare, né Dio a bastare o Infinito da proclamare. L’angelo solitario stava finalmente con noi, rideva piano tra sé. Noi ci tenevamo per mano.

da "Cento per Cento-cento storie di cento parole" ediz.BookSprint 

 


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