Pubblicato il 28/08/2014 08:44:08
Un tappeto per la mia ragazza. Piccolo, a colori vivaci, perché i suoi piedi si ricordino di me ogni mattina. Mi è costato meno di tremila pesetas in un negozio del quartiere vecchio: hand-made in India. Poi leggo sul giornale che ho una possibilità su tre che sia stato tessuto dalle dita agili di un bambino schiavo capace di star seduto per ore e ore nella stessa posizione il che determina incrementi di produttività importanti. Hand-made in India, il suo corpo torto, le mani sfibrate. Il mondo è diventato così piccolo che è difficile serbare la minima distanza d’igiene necessaria davanti allo sfruttamento e le nostre digestioni si risentono. In qualche momento sono stato condannato all’inferno ma altri scontano la condanna al posto mio. Casa di molti piani senza scale, e una cantina sigillata dove a volte sprofondo per non respirare. (da Il taglio sotto la pelle, 1994 - Traduzione di Stefano Bernardinelli)
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