PENSIERI SCALZI
COME INVISIBILI SPIRAGLI
Adagio pensieri nudi
su un bisbiglio di cielo;
calme, silenti
tenebre risvegliano
invisibili spiragli.
Sottobraccio,
le strade se ne vanno;
delicati solfeggi le colline
sfiorano finestrelle d'orizzonte.
Nel silenzio di tegole contorte,
echeggiano,
su davanzali di ceppi accesi,
pensieri che procedono scalzi,
tra profili che si spengono
in sillabe scarne di voce.
Pure, tra graffi di malinconia,
il pensare scivola
nel mondo chiassoso,
nell'incandescenza
d'una frattura apparente;
varchi e chiarori
inseguono e svezzano
lunghi silenzi.
Le nervature dei miei pensieri
allora si spezzano, d'improvviso
dilagano in spazi trasversali,
con esiti di vertiginosa libertà.
Ed io ci sono,
come dopo un lungo sbadiglio,
mentre il buio
mi si sbriciola sul viso
e le emozioni
crescono in lampi e trilli,
colori, meravigliati destini.
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