Pubblicato il 05/01/2010 12:10:00
...e i bambini della Scuola dell'Infanzia di Castelpoggio di Carrara.
Ho sempre pensato che le feste del Natale e dell’Epifania – più volgarmente chiamata Befana – sono, oltreché feste religiose, anche le feste della più gaia fantasia, feste in cui i sogni quasi sembrano addensarsi nel cuore. Sono le feste della gioia, della nascita e della rinascita, della manifestazione della Vita nella sua purezza e nella sua potenza capace di riscattare il vecchiume. Se da una parte il Natale e l’Epifania coinvolgono per il messaggio evangelico della grazia e dell’amore di Dio che s’incarna e si manifesta a tutta l’umanità in Gesù bambino, dall’altra avviano in tutti noi un tempo propizio per la fantasia, per ridestare una serena spensieratezza e purezza e libertà di immaginazione tipiche dei bambini (puer) che eravamo e che ancora vivono in un angolo del nostro cuore. Bambini che hanno adesso la possibilità di attingere ad una esperienza di vita e ad una esperienza cerebrale di ragione e logica talvolta sana, talvolta insalubre. Fantasticare è quello che manca a molti e troppo seriosi individui del nostro tempo, come di altri passati tempi, non v’è la capacità di farlo e di farlo con una nota di serena ingenuità. E coloro che tra noi sono ancora, per età, fisicamente bambini, ci insegnano proprio questo, a fantasticare ingenuamente, attingendo da una spensierata gaiezza non ancora corrotta da quella massa esperienziale di conoscenze e “buone maniere” che si depositano nelle azioni nel corso degli anni e che rende tutto così opaco, chiude i sorrisi, abbassa gli sguardi, toglie i saluti.
E’ per questo che alla vigilia dell’Epifania, al termine delle festività natalizie vogliamo presentare un libretto scritto dai bambini e dalla loro fantasia. Vi sono immagini, figure di animali e oggetti colorati, vi sono parole semplici, scritte in terzine con rime che rimandano al canto, al divertimento. La rima fa tanto sorridere i bambini e li diverte, è il gioco delle assonanze, il gioco delle parole, della loro modulazione sonora e musicale, in questo libro associate a figure di animali e oggetti riconoscibili. Figure e parole richiamano poesia, simboli grafici che proiettano oltre la natura contingente, nel mondo bello e colorato dell’immaginazione, uno dei luoghi della poesia. Diceva Jorge Luis Borges: “Un libro è un oggetto fisico in un mondo di oggetti fisici. E’ un insieme di simboli morti. Poi arriva un buon lettore e le parole – o meglio, la poesia che sta dietro le parole, perché le parole in sé sono semplici simboli – tornano in vita. Ed ecco la resurrezione della parola. Sicché si può dire che la poesia è ogni volta una nuova esperienza. E, tutte le volte che leggo una poesia, l’esperienza accade. Ecco cos’è la poesia.” E tanto più per un bambino di tre, quattro, cinque anni, il libro altro non è che “un oggetto fisico in un mondo di oggetti fisici”. Ma questo libro deve trovare un lettore che associ suoni alle figure e ai simboli grafici in modo da incuriosire il bambino, cosicché possa capire che la parola può far accedere al mondo della fantasia e dell’immaginario, un mondo vero come quello naturale, forse ancora più vero perché intimo e personale, un mondo che avvolge di significati il mondo naturale di oggetti e che lo sorregge con ragione di scienza e ragione di favola, da cui scaturisce una forza che può sollevare l’umanità dal fango della tristezza ingenerata da una società fondata su relazioni governate dalle diseguaglianze economiche e di diritti. Un bambino che avrà scoperto che da un libro possono uscire il bello e il vero, frutto dell’esperienza e della fantasia di altri suoi simili e da esso attingere per creare lui stesso altra bellezza e verità, sarà un bambino libero, sarà un uomo giusto, che creerà la pace con l’esercizio del rispetto e dell’uguaglianza. “Vicino al castello / c’è una tartaruga / col pennello”, “Vicino allo stivale / c’è un topo / col giornale”, “Vicino alla porta / c’è un uccello / con la torta”. Buona Befana a tutti… ma attenti al carbone…
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Il libro è stato realizzato dalla Associazione Culturale La Formica, con il contributo del Comune di Carrara e il patrocinio della Provincia di Massa-Carrara. Le persone coinvolte nel progetto “Amico libro” sono:
Gian Luca Maggiani, artista illustratore del libro Maria Gemma De Angeli, insegnate della Coop. Soc. C.O.M.P.A.S.S. Fabrizio Sbrana, fotoreporter Maurizio Vaira, grafico Dott.ssa Anna Pennisi, responsabile della Biblioteca Comunale di Carrara I bambini della Scuola dell’Infanzia “Don Primo Corsini” di Castelpoggio (MS)
Chi desiderasse copia del libro può rivolgersi alla redazione de larecherche.it, proveremo a mettervi in contatto con L'Associazione Culturale La Formica.
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