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Con un dito solo

di Adielle
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Pubblicato il 05/12/2014 02:38:16

Torno spietato come quando non avevo credi cui compormi in stile di vita, la mia mano destra diocristo, un fascio perplesso di cicatrici, non assumo terapia da tre giorni e domino i rancori senza l' ausilio di voci pasciute nel mio limbo degli infedeli, salvami salvami e non mi salverai ma non provo dolore, due velocissime flebo di antibiotico ma nessun antidolorifico a ricordarmi che sono pur sempre un toro, un toro grasso, un escursus ardito antico, sono nella fase padrone del mondo e vi perdono per essere esseri da poco. Quella cosa si, quella cosa l' ho risolta, ho lanciato l' ultimatum agli abitanti del pianerottolo, ah sulla faccia della terra quale lauto compenso, sette vergini di striscio, l' intolleranza alla benemerenza e ho voglia di fumare ma prima mi devo tagliare le unghie, prima che mi esplodano le dita, la promessa del professore è che potrò tornare a stringere il pugno per colpire forte la tua faccia di cazzo, sangue, sangue dalle mie vene alle tue per farti capire una volta per tutte che non mi basta mezzo mondo. Anestesia baciami ancora -guarda muove il mignolo- tutti lo sapevano tutti lo sapevano che ero pazzo: una strana forma d' amore persa in due occhi di ghiaccio, ah come ridi, barlumi di stelle dalle pieghe delle labbra come avessi appena succhiato tutto il cielo in un solo orgasmo di pochi di pochi tendini. Complessi d' inferiorità in amplessi di felicità grottesca come tramutare il piscio in vino a sbaragliare la concorrenza. La verità è che dovete avere paura di me per grazia ricevuta.  Sono l' oltraggio che non va più di moda: com' era Modena? Incontinente di pioggia, blandita mestizia di provincia col cancro. Narciso? Si fossi bella come te si, mia Patagonia, in agonia per il plettro di un bacio e una chitarra che non ho mai suonato, se vi odiassi adesso morireste tutti nei vostri scrigni di plastica, ma che freddo fa ed è solo ginnastica, non mangio più a partire da adesso se la contropartita è la forma abbasso anche le transaminasi dell' anima. Diavolo di un cinico quante frecce al tuo arco! E' che mi sono rotto il cazzo di essere buono, mi prendi in giro? No ho delle difficoltà ma non vorrei mai che di tutta questa storia ti restasse il messaggio che ti ho preso in giro, guarda se così stanno le cose te la offro io la soluzione: devi pagare regolarmente. Questo gesso non gesso e la mano torna prensile per intero, ha dei tagli magnifici, dei sortilegi per nuovi fantastici suicidi. Non mi capisci non mi hai mai capito, hai avuto intuito e io l' ho scambiato per miracolo perchè non avevo idea di essere così facile (e invece sono complessissimo): due cose voglio, essere dio e che mi ami perdutamente, in ordine sparso di appartenenza al mito. No guarda se non conosci il dolore non sai un cazzo, sapessi pure a memoria la tabellina dei gradini della scala che conduce al paradiso, perchè il dolore è fonte sublime, inesauribile d' ascesi, lo scrivo con la sinistra perchè la mano destra l' ho lasciata all' inferno, mentre un mare di sapiotti mi spiega la vita senza aver mai versato una lacrima se non per aver perso un' asta per un paio di scarpe alla moda. A lezioni di vita da me, con tanto di rubrica sul fattore quotidiano, Alessandro Adielle il console la lontra e dritta quella schiena recluta matricole! Visionario al punto di vedermi bello quando ti prestavo la giacca per ripararti dal freddo, fedele all' ovile di sempre. Andate affanculo maledetti ricordi, io voglio vivere tutti quegli amori che m' hanno negato anche un istinto di primavere ardite ance se non saprò rispondere al richiamo delle foglie le prenderò dalle radici le tue ossa bastarde. Amo e non amo, amo e non amo, come in un gioco di contrappesi fossili. Lui si prenota capite? Lui si prenota per un eventuale restauro, eh ma la valutazione della casa te la fa gratis, una parolina qua una parolina là e tutto cade a pezzi. Il polso in posizione di scarico per cinque giorni e poi si torna a marcire o a tirar fendenti. Tutti a farmi pesare quanto gli sia costato prestarmi aiuto ma se mi rientrano i guanti di pelle nera giuro che non lascerò impronte. Una lama sulla propria pelle a tagliare ma sai quanta forza ci vuole a non provar nessun dolore? Dominio di sè ma perdutamente sè, se puoi capirmi, se c' è qualcuno in grado di capirmi in questo cesso d' altri tempi. Quanto ho sofferto non lo sa il corpo, da diventare pazzo tanto che a un certo punto lo sono diventato carissimi Pinocchio. Dice fa se scrivi così è perchè non hai preso le medicine come mia madre mi da del matto tutte le volte che alzo la voce non altrimenti quando esco a cercarmi un lavoro o a portare fuori la spazzatura, certo a furor di comodo. Di qui la moda di sussurrare alle tenebre. Il mio livello di sopportazione è tarato a livello suicidio, morte dopo morte, abbandono dopo abandono, tradimento dopo tradimento, rifiuto dopo rifiuto, delirio di un delirio, e il tuo e il vostro? Vedo in giro tante miserabili ancelle del falso. Il mio solo cuore è patria che mi basti, del resto quanti sputano in bocca ai propri fratelli?

La prima cosa che ho reimparato a fare è stata rullarmi le sigarette da solo perche ogni vizio è affare privato, dal mestiere di vivere al farsi una canna.  Il messaggio si autodistruggerà entro un numero variabile di ore che non ho alcuna voglia di calcolare, da domani di nuovo pastigli e chi si è visto si è visto.


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