Pubblicato il 30/07/2009 20:44:56
Non saprai mai quale prezioso conforto attinga da te nel fugace momento e quale vitale energia a te sottragga stemperando, in flessibili aghi di pino, l’inevitabile tormento del mio risveglio. Affondare la testa nel cuscino immaginando la criniera di un leone, e sentire sotto le dita ancora calde il lenzuolo fresco di una verde prateria. Non saprai mai quale dolce profumo cammini con me tutto il giorno e con quali inverosimili rituali mi adoperi per non disperderlo, proteggendolo dalle contaminazioni. Andare contro vento vaneggiando d’essere una vela che sa procedere solo di bolina con randa e fiocco affidati al timone. E voltando la schiena alla mia immagine riflessa in uno specchio, con determinazione, io non saprò mai che sto piangendo.
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