Pubblicato il 16/12/2019 16:05:54
Pubblicata in ebook, edito dall’Accademia dei Parmenidei, su StreetLib, la prima parte del lavoro di Bianca Fasano "La grafia dell'amore e dell'odio e altri metodi di conoscenza dell’essere umano". Intervista dell’editore Ciro Riemma D:-“Rieccoci. Parlammo del suo lavoro in luglio 2019, quando ha preso il via.”- R:-“Ricordo bene: faceva molto caldo”- D): - ”Cerca sempre l’elemento umano?”- R):- “Più che mai: cerco i segnali dell’amore e dell’odio nelle grafie, ma anche le ansie, i modo con cui ci si pone verso il sociale, le problematicità che si riscontrano nel quotidiano. Non tralascio i segni che ci hanno indicato i maestri della grafologia, tuttavia: quale grafologo non spera di incontrarne di nuovi? Nel tempo l’essere umano, necessariamente, si è evoluto. Nel bene e nel male, purtroppo.” D:-“Quindi sta pubblicando il lavoro dividendolo in parti distinte?”- R:-“E’ stata una necessità: rischiavo di creare un libro troppo lungo da digerirsi, specialmente visto che non è diretto agli esperti (ovviamente), quanto a chi desidera accostarsi all’argomento come è più utile: in punta di piedi”- D): - “Come si presenta questa “Prima parte?” - R) : -“Tratta di una serie di persone del passato e del presente, passate agli “onori della cronaca” per vari motivi, di cui, nel lavoro, viene definita più o meno approfonditamente la biografia. Attraverso le grafie, si crea una chiave di lettura, permettendone - in modo differentemente limitato - la conoscenza degli stati d’animo e delle pulsioni psicologiche . Questo prima di cominciare a trattare, nella seconda parte del lavoro (di prossima pubblicazione), il tipo di segni che più facilmente possono porre in grado di comprendere il carattere dell’individuo che dovremo studiare.”- D): - “E’ già un avvio allo studio dei caratteri grafologici?”- R) . - “In effetti, sì. “leggere alcune grafie”, di persone le cui caratteristiche psicologiche, affettive, emozionali e sociali siano già chiaramente conosciute, renderà più facile, in seguito, accostare le caratteristiche grafologiche alle individualità che non si conoscono.”- D): - “Quindi nel libro si parla della grafie di persone esistenti ed esistite?” - R) . - “Ancora sì: Ho preso in considerazione una serie di grafie interessanti sia per quanto riguarda l'aspetto sentimentale che per quanto riguarda l'aspetto sociale degli individui trattati. Parto dal presupposto che, conoscendo le personalità che hanno prodotto il testo grafico e in qualche caso, anche le motivazioni per cui queste sono state prodotte, risulteranno chiare alcune caratteristiche che poi riscontreremo - nel secondo volume - in altre grafie a noi non altrettanto conosciute. “- D) : - “ Quali caratteristiche ha scelto?” - R) : - Si tratta di grafie stimolanti, grafologicamente singolari, sia per quanto riguarda l'aspetto sentimentale che per quanto riguarda l'aspetto sociale. Il riferimento a grafie “dell'amore e dell'odio”, deve essere considerato in termini piuttosto astratti, laddove per il concetto di “amore”, ho portato all'attenzione la scrittura di personalità che hanno dedicato la loro vita al lato considerato umanamente “positivo” dell’esistere, come, ad esempio, alla poesia, allo scrivere, all’arte, o hanno espresso capacità di tipo umanitario. In tal modo potremo constatare quali sono i segni che si riscontrano principalmente in questo tipo di grafie. “- D): - Quelle che consideriamo “dell’amore?” - R): - “ Nella parte dedicata alle “grafie dell’odio”, per contrasto, ho preso ad esempio quelle di persone che si sono comportate nella vita in modo poco amabile, che si sono ritrovate (anche ingiustamente), collegate a situazioni poco chiare o che sono state decisamente criminali; saremmo in grado, in quel caso, di riscontrare i segni molteplici che caratterizzano queste personalità negative. Come il nascondimento e la sofferenza interiore. Senza considerare che si stia davvero inserendo questi personaggi in una sorta di “Divina Commedia”, dividendo il lavoro in Inferno, Purgatorio e Paradiso.”- D) : - “ Il lavoro continua?”- R): - “In effetti sono già avanti per quanto riguarda la parte seconda. Ho creato il distacco per lavorare in modo più libero alla parte dedicata alla spiegazione vera e propria del metodo per addentrarsi, se pure a grandi linee, verso la grafologia e una conoscenza più intima degli esseri umani.”- D:-“ Non unicamente grafologia?”- R:-“No. Però questa altra tipologia di conoscenza vedrà un terzo lavoro in cui dedicherò attenzione allo studio dl come “Riconoscere i segni della comunicazione non verbale.” - D): - “In che modo?”- R): - “Ne abbiamo già parlato. Mi riferisco, per capirci, alla serie tv americana dal titolo “Lie to me”. L'attore, Tim Roth, interpreta un personaggio particolare, considerato nell'ambito della serie, un grande esperto in espressioni facciali. Questa si riallaccia al lavoro di Paul Ekman e molte situazioni che nella serie si fanno ascrivere alla vita personale del dottor Cal Lightman, sono tratte, appunto, dagli scritti di questo studioso.”- D): -“ Quando ha iniziato ad interessarsi di questo lato della conoscenza?”- R) : - “Per quanto riguarda la “curiosita” rispetto agli aspetti della psicologia umana, praticamente da sempre. In riferimento, invece, al lavoro di Paul Ekman, ho avuto modo di conoscerli e studiarli in più occasioni, compreso nel corso degli studi di sociologia e di comunicazione. Successivamente anche nel corso di criminologia. L’applicazione dello studio delle microespressioni e altresì, quello delle posizioni che vengono assunte dalle persone in varie situazioni (anche quando queste non si stanno usando consciamente tentativi di menzogna), mi è stato sempre molto utile, per cui considero che la conoscenza, anche se parziale, che intendo fornire con il mio lavoro, possa essere utile nel quotidiano a chiunque. D:-“ Dedicherà uno spazio alla scrittura così detta “automatica ”?- R:- “penso proprio di sì: Mi sono impegnata negli studi della scrittura automatica e semiautomatica per il mio testo di parapsicologia “Voci dal passato”. Quello attuale sarà una verifica. D:-“Le ripongo la domanda che già le feci nella precedente intervista: A quanto il lavoro finito?”- R:-“Non posso ancora dirlo. Mi occorre tempo. Avevo in mente questa opera da anni e la considero troppo impegnativa per ridurla all’essenziale.”- D):-“Dopo l’ebook il cartaceo?”- R:-“L’ ebook mi permette riletture, rielaborazioni e controlli mediante i lettori. Seguirà il cartaceo, così come ho fatto per “Appunti di sociologia”.- D:-“Allora, auguri per la prima parte e buon lavoro per la seconda! Ho avuto già modo di comprendere che sarà degno di nota”- -“Grazie. Spero lo dicano i lettori.”- Ciro Riemma.
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