Pubblicato il 29/03/2014 08:30:27
Credeva a tutto e a niente era una sofista di minuzie la mattina si gonfiava del suo vuoto giusto per la polvere per i momenti teatrali sul pianerottolo a dire buongiorno buonasera imitando tutti cioè nessuno e la ramazza intanto brandita come conoscenza segreta giusto per il fumo negli occhi chiusi degli inquilini ciechi e ciarlieri che del resto assuefatti alla risacca del saliscendi monotono dell'ascensore salgonoescendonosalgonoescendono con le facce moltiplicate da due specchi in fughe escono in ranghi di prospettive dal portone in guerra con se stessi e guardarli è grido sterminato e imitazione solo così la concierge si acquieta e accuccia e sogna fetale nella sua guardiola fuori corrono bambini ma non sa dove è mattina è pomeriggio è sera è notte Oh questo parto di ricongiunzione mai avvenuta Oh di chi i passi fuori appesa alla stampella la faccia di domani?
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