Pubblicato il 25/02/2014 17:05:14
SENTIMENTAL
Ponho-me a escrever ter nome com letras de macarrão. No prato, a sopa esfria, cheia de escamas e debruçados na mesa todos contemplam esse romântico trabalho.
Desgraçadamente falta uma letra, uma letra somente para acabar teu nome!
- Está sonhando? Olhe que a sopa esfria!
Eu estava sonhando... E há em todas as consciências um cartaz amarelo: "Neste país é proibido sonhar."
SENTIMENTALE
Mi metto a scrivere il tuo nome con lettere di pasta. Nel piatto, la zuppa si raffredda, piena di squame. e piegati sul tavolo tutti contemplano questo romantico lavoro.
Disgraziatamente manca una lettera, una sola lettera per finire il tuo nome!
- Stai sognando? Guarda che la zuppa si raffredda!
Io stavo sognando... E c'é un manifesto giallo in tutte le coscienze: "È proibito sognare in questo paese."
***
CONFIDÊNCIA DO ITABIRANO
Principalmente nasci em Itabira. Por isso sou triste, orgulhoso: de ferro. Noventa por cento de ferro nas calçadas. Oitenta por cento de ferro nas almas. E esse alheamento do que na vida é porosidade e comunicação.
A vontade de amar, que me paralisa o trabalho, vem de Itabira, de suas noites brancas, sem mulheres e sem horizontes. E o hábito de sofrer, que tanto me diverte, é doce herança itabirana.
De Itabira trouxe prendas diversas que ora te ofereço: essa pedra de ferro, futuro aço do Brasil; este São Benedito do velho santeiro Alfredo Duval; este couro de anta, estendido no sofá da sala de visitas; este orgulho, esta cabeça baixa...
Tive ouro, tive gado, tive fazendas. Hoje sou funcionário público. Itabira é apenas uma fotografia na parede. Mas come dói!
CONFIDENZA DI UN ITABIRANO
Per qualche anno ho vissuto a Itabira. Soprattutto, sono nato a Itabira. Perciò sono triste, orgoglioso: di ferro. Novanta per cento di ferro nelle strade. Ottanta per cento di ferro nelle anime. E questo estraniamento a ciò che nella vita è porosità e comunicazione.
La volontà di amare, che mi paralizza il lavoro, viene da Itabira, dalle sue notti bianche, senza donne e senza orizzonti. E l'abitudine di soffrire, che tanto mi diverte, è una dolce eredità itabirana.
Da Itabira ho portato questi cimeli che ora ti offro: questa pietra di ferro, futuro acciaio del Brasile; questo San Benedetto del vecchio scultore Alfredo Duval; questa pelle di anta, stesa sul sofà del salotto; questo orgoglio, questa testa china...
Ho avuto oro, ho avuto bestiame, ho avuto proprietà. Oggi sono impiegato pubblico. Itabira è solo una fotografia sul muro. Ma come duole!
***
POESIA
Gastei uma hora pensando um verso que a pena não quer escrever. No entanto ele está cá dentro inquieto, vivo. Ele está cá dentro e não quer sair. Mas a poesia deste momento inunda minha vida inteira.
POESIA
Ho speso un'ora pensando un verso che la penna non vuole scrivere. Tuttavia esso è qui dentro inquieto, vivo. Esso è qui dentro e non vuole uscire. Ma la poesia di questo momento inonda tutta la mia vita.
http://www.filidaquilone.it/num005deoliveira2.html
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