Pubblicato il 11/07/2009 01:27:28
L’anima saldata ad un dolce ricordo che in queste rige rimpiango ancora una volta. Oh Elisabet, con gli occhiali piú spessi, lavo via il tuo ultimo profumo dai panni cari.
Eri un pensiero sotto cui ripararmi. Ora calda e duratura la pioggia della giungla mi infradicia di solitudine, e confondendo i nostri ricordi, mi chiedo dove mai tu sia esististita.
Gli occhi si muovono ma non credo a ció che leggo. Il tempo mi sta guarendo; felice ed ovattato non trovo alcunchè per riempire il vuoto.
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