Oh sono invidioso certo
come potrebbe essere altrimenti?
Invidio la tua impermanenza di starnuti e boria
sotto la tovaglia antica della tua pelle liscia e bianca
priva fatalmente di incoerenze
che mista al freddo della sera fa più verde il tuo conto in banca
e scandisce tutte le tregue possibili
al canto invalicabile dei lupi sui monti
arsur di luna e consistenza di manto
da accarezzare prima che lo faccia l'ultima neve
total destruction is the only solution
a voler essere glabri e risparmiar sugli antipasti.
Grigio
il paradiso che tieni stretto tra le tue braccia
chi potrà mai amarti più di così?
tiro fuori la lingua e benedico le tue labbra
mi segno mi tocco le palle
e sia pure un'avventura da due lire
quest'unico ballo che mi concedi a musica finita
t'invidio la vita che lasci colarti alle caviglie sottili
la spocchia dei seni il pallore delle guance
la consistenza segreta delle braccia
quando sollevano qualcosa che le stanca
e tutte le bugie che sai dirmi
guardandomi negli occhi senza mai tradirti.
Forse mento anch'io quando vuoto il bicchiere
ed è solo un sogno privato dei margini
questo cozzare frettoloso di atomi ubriachi
che si pensano pianeti.
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