Pubblicato il 24/12/2013 20:56:19
A un limite ti aspetto, ben oltre me e questa pelle che non ha niente da raccontare - la voce, forse, senza più parole - mi muovo verso te che non mi aspetti e non sei che il mio desiderarmi senza forma - ti aspetto, voglio i tuoi occhi dentro i miei - le mani che da sole sanno la mia storia come se l'avessero toccata - ti aspetto in un treno senza locomotiva guidato da una cantante jazz di blues - ti vedo già entrare con il fruscio di sempre che non avevo mai sentito e non ho più paura - ti guardo come se facessimo l'amore - mentre la nebbia oltre il finestrino suona una tromba d'oro - la senti? - ti sorrido con un viso che non mi conoscevo, quello che mi hai chiesto - quello vero. Mentre la voce liquefa la tromba, e la nebbia me la sciogli in bocca.
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