Pubblicato il 29/02/2008
Van per la dolce correntìa scherzando, Pari ad argentei pesci fuggitivi, Guizzanti al raggio della colma luna. Quale a fior della verde onda trasvola Col bianchissimo pie, cui dolce inciampo Fanno i cespi di rose galleggianti; Chi su conchiglia d'alabastro scivola; Chi fuor dell'acqua il niveo collo emerge, E tutto dalla crespa onda traspare Il volubile corpo radiante; Chi sopra il dorso candido d'un cigno Mollemente s'adagia, e spande fiori, Mentre l'augello innamorato intesse Ampj giri su l'onde, e con un fremito Voluttuoso nelle piume e in arco L'ale schiudendo, il flessuoso collo A' lattei fianchi della ninfa attorce. Toman quindi alla riva, e poi che occhieggia Fra' bruni mirti la falcata luna, Lungo i ricurvi margini fioriti S'adagiano cantando, o per le folte Macchie tra' fiori involansi fuggendo; E qualunque de' fior tocchi furtivo L'almo candor delle celesti membra, Indi s'allegrerà d'aere più mite, D'eterne foglie e di più dolci essenze.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giuliano Brenna, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|