Pubblicato il 23/02/2018 13:58:51
Sappiamo tutti, come ad esempio ci ricordava Umberto Eco in "Il fascismo eterno" , che "nel corso di quel ventennio, la poesia degli ermetici rappresentò una reazione allo stile pomposo del regime: a questi poeti venne permesso di elaborare la loro protesta letteraria dall'interno della torre d'avorio. Il sentire degli ermetici era esattamente il contrario del culto fascista dell'ottimismo e dell'eroismo. Il regime tollerava questo dissenso palese, anche se socialmente impercettibile, perché non prestava sufficiente attenzione a un gergo così oscuro" . Ora, dato che (mi sembra) la dittatura non c'è più da un bel po' di tempo, e che quindi si può parlare e scrivere liberamente, suppongo che chi continua a scrivere poesie ermetiche lo faccia semplicemente per il gusto di non farsi capire dalla (stragrande) maggioranza dei lettori (che è rimasta - mi pare normale! - poco avvezza a cogliere messaggi segreti nelle poesie, proprio come quei gerarchi fascisti) , credendo di far parte di un'avanguardistica élite letteraria, ma magari dimenticando che, se nel Ventennio l'ermetismo era un'avanguardia, adesso, dopo quasi un secolo, è senz'altro una retroguardia!
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