Pubblicato il 10/10/2013 15:03:41
A volte si rimane in piedi, ancora appoggiati a quella sedia - sospesi a un dubitare circa il caso di restare o di partire. Ci si guarda intorno - le facce della gente fogli bianchi. E sai che non c'è scritto niente che tu non sappia già: parole fitte fitte - una brutta copia mai rimessa in bella - eppure c'era il tempo, ieri, ma pioveva.
Allora ti viene da sorridere di tutto - paure, desideri, aspettative: appalloccate per il cestino della carta -
e tu te ne stai lì - tra i fogli bianchi che credono di essere un copione che può far sussultare un lettore sprovveduto - ormai non te che accarezzi piano la spalliera, alzi la sedia delicatamente, facendola ruotare su se stessa - dolcemente - poi ti siedi senza più bisogno di guardare.
Si fa così, quando si è entrati nelle grandi stanze.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 9 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore cristina bizzarri, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|