Pubblicato il 09/10/2013 22:49:04
Un filo d'aria mi rinasce nel giardino sordomuto la dolcezza di colline è un tempo d'uva e tesoro silenzioso il melo si apre gravido
nello spazio delle gambe
svuotando l'orizzonte in pause lievi nella mente la distanza si contrae sul polso della Vita l'anulare: è la grazia di un pensiero l’indugio per toccarti più selvaggio il gemito più corto della terra nel breve canto della lingua guidandoti le mani nel profondo
s’inchina la prima lacrima di gioia
dove desidera essere carezzata
sei Tu. Il poeta
che leggi il mio labiale,proprio qui,
per quanto sia lieve
per i vuoti in gola
tenendo accesa la luce
al centro del sentiero
come aria che suona
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