Pubblicato il 26/07/2013 07:26:49
a C.G.
Là fuori c’è un tramonto, gemma oscura incastonata nel tempo, e una profonda città cieca di uomini che non ti videro. La sera tace o canta. Qualcuno libera gli aneliti crocifissi in un piano. Sempre, la numerosa tua bellezza.
Anche quando non ami la tua bellezza prodiga il suo miracolo nel tempo. Sta in te la gioia come la primavera nella foglia tenera. Io non sono più niente, soltanto un desiderio smarrito nella sera. La delizia sta in te come la crudeltà sta nelle spade.
La notte opprime l’inferriata. Nell’austero salone come ciechi si cercano le nostre solitudini. Sopravvive glorioso all’imbrunire il candore della tua pelle. Nel nostro amore c’è una pena che assomiglia all’anima.
Tu, ieri soltanto tutta la bellezza sei anche tutto l’amore, adesso.
(da "Fervore di Buenos Aires", 1923 - traduzione di Tommaso Scarano, http://cantosirene.blogspot.it/2013/07/sei-anche-tutto-lamore.html)
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