Pubblicato il 06/08/2013 22:36:11
Svegliandoti dal rumore del caos delle cinque, Rompi gli ultimi limiti della speranza in un miracolo: Non cercare ripetizioni, ma accettare il verdetto della semplicità Raddrizzare ciò che non è stato abbattuto, ber da un altro vaso.
Uscendo dai limiti del proprio io non amato, Violi i confini di quei cui tu ama - una scelta cattiva, ma è pure una scelta. Nelle faccie rovesciate apparirà il tremito del vivere E crederai per un attimo di esser capace di cambiare qualcosa.
Addormentare su panchina con un vagabondo mezzo ubriaco, dimenticare! Guardare la questione, infine non fuggendo dalla risposta... Ed alla risata maligna del destino, solitamente mite, Strappare il cuore e cullarlo piano fino all'alba.
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