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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Calde novità in Libreria con i migliori autori italiani

Argomento: Libri

Saggio di Gio-Ma 

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Pubblicato il 06/11/2016 09:41:18



Novità librarie, in collaborazione con news@illibraio.it che ringraziamo per l'invio.

Care amiche e cari amici del 'Libraio',
tanti romanzi italiani stanno diventando ottimi film ammirati anche all'estero. Applaudito con standing ovation a Cannes, sarà nelle sale giovedì prossimo il film di Marco Bellocchio tratto da ‘Fai bei sogni’ di Massimo Gramellini (molto convincente già dal trailer). Mentre è da ieri nelle sale il film con Marco Paolini, tratto da ‘La pelle dell'orso’ di Matteo Righetto.

Tra i nostri articoli più letti, Valter Longo, ‘Tutti i segreti della longevità’. Per chi non avesse visto l'autore ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa, ecco il video.

Su VanityFair.it, un regalo che riguarda un caso editoriale tra i più eclatanti degli ultimi anni (in UK il successo è stato paragonato a quello di Harry Potter): un estratto da ‘In forma in 15’ di Joe Wicks, il personal trainer il cui programma per mantenersi in forma impegna solo 15 minuti al giorno... tutto tempo guadagnato per leggere di più!
Buone nuove letture a tutti, La redazione Il Libraio


Andrea Vitali ‘Viva più che mai’ – Garzanti Libri 2016

Una notte sfortunata,
un contrabbandiere improvvisato
e qualche scomoda verità di troppo.

«Se non lui, chi?, si chiese il Dubbio.
A chi altri poteva andare a raccontare quello che era successo, quello che aveva visto, quello che…
Lui solo.
Ma dormiva, la finestra di casa sua era buia.
Per forza, così a occhio saranno state le tre, tre e mezza.
Tuttavia il Dubbio sentì che non poteva fare altrimenti.
Scrutò per bene la fila dei campanelli.
Poi, presa la mira, calcò l’indice destro sul bottone e udì in sottofondo il dlin dlon del citofono che avrebbe svegliato il dottor Lonati.»

Dubbio è il soprannome che hanno dato a Ernesto Livera, e si addice bene alla sua indole un po’ tentennante. Di solito, infatti, l’Ernesto si lascia prendere dall’indecisione. Una certezza, però, l’ha molto chiara: dai carabinieri è meglio stare alla larga. Perché di «mestiere» fa il contrabbandiere. Avrebbe fatto altro nella vita, ma tant’è, ora campa traghettando stecche di sigarette dalla Svizzera, magari di notte, con una barchetta a motore, bep-bep-bep. E proprio stanotte, con la prua della barchetta, ha urtato il cadavere di una donna. L’ha tirato a riva, poi è andato a chiamare un suo cliente fidato, il medico di Bellano, il dottor Lonati, perché, appunto, lui dai carabinieri preferisce non presentarsi. Ma il mattino dopo, alla riva, il cadavere non si trova più. Eppure Ernesto l’ha visto bene, anche se adesso gli sorge il… dubbio di esserselo sognato. E il dottor Lonati lo sa che Ernesto soffre di questo tipo di allucinazioni fin da quando era un ragazzino. Forse dovrebbe cercarsi un lavoro più regolare. E magari una fidanzata. Il lago però non mente; nasconde segreti inconfessabili, e quando decide che è il momento di rivelarli, non ci sono dubbi che tengano.
Viva più che mai racconta una storia sorprendente e misteriosa. Tra ganassate di paese, coincidenze impensabili e colpi di scena, Andrea Vitali scioglie una matassa che ingarbuglia il presente con il passato, la riva di qui con quella di là del lago di Como, fino a chiarire la verità dei fatti. Una verità che però…


Alessia Gazzola ‘Un po’ di follia in Primavera’ - Longanesi 2016

Dai libri di Alessia Gazzola è tratta la serie tv L’Allieva in onda su Rai 1 con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale,

Quella di Ruggero D’Armento non è una morte qualunque. Perché non capita tutti i giorni che un uomo venga ritrovato assassinato nel proprio ufficio. E anche perché Ruggero D’Armento non è un uomo qualunque. Psichiatra molto in vista, studioso e luminare dalla fulgida carriera accademica, personalità carismatica e affascinante… Alice Allevi se lo ricorda bene, dagli anni di studio ma anche per la recente consulenza del professore su un caso di suicidio di cui Alice si è occupata. Impossibile negare il magnetismo di quell’uomo all’apparenza insondabile ma in realtà capace di conquistare tutti con la sua competenza e intelligenza. Eppure, in una primavera romana che sembra portare piccole ventate di follia, la morte violenta di Ruggero D’Armento crea sensazione. Pochi e ingannevoli indizi, quasi nessuna traccia da seguire. L’indagine su questo omicidio è impervia, per Alice, ma per fortuna non lo è più la sua vita sentimentale. Ebbene sì, Alice ha fatto una scelta… Ma sarà quella giusta? Il grande ritorno di un’autrice bestseller con una nuova indagine di Alice Allevi, il personaggio più amato di Alessia Gazzola, che ha ispirato la serie tv L’ALLIEVA, una produzione Rai Fiction realizzata da Endemol Shine Italy.

Salvatore Basile ‘Lo strano viaggio di un oggetto smarrito’ Garzanti 2016.

Hanno scritto del libro su:
Vanity Fair
«Un’imprevedibile fiaba moderna.»
Diva e donna
«Un viaggio nel passato che Salvatore Basile racconta come una delicata favola.»
Chiara Gamberale
«Un libro che, come fosse un sogno, invita a perdersi, per ritrovarsi.»
Maurizio de Giovanni
«Viaggiano, gli oggetti smarriti. Cercano l'amore perduto. Non tradiscono, non si lamentano. Michele li raccoglie, ma l'unico oggetto smarrito al quale non riesce a trovare casa è proprio il suo cuore abbandonato.»
Publishers Weekly
«Il debutto italiano che è già un caso editoriale internazionale.»

INIZIATIVA SPECIALE: diventa protagonista del trailer ispirato al libro! Scopri i contenuti speciali sulla pagina Facebook ufficiale. Partecipa entro il 4 aprile.


È la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati.
È la storia di una ragazza che ha fatto un patto con la felicità, nonostante il dolore.
È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai
C'è sempre un colore che può illuminare i nostri sogni.
Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po’ ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma promette di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza sulla banchina.
Sono passati vent’anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l’unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell’unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l’ha lasciato lì. Per lui.
E c’è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore.

Ottobre 2014 è mattina presto, mentre finisce di sorseggiare il primo dei molti caffè della sua giornata, Salvatore Basile legge il giornale e si imbatte in una strana notizia: alla Stazione centrale di Milano è stato dimenticato un polmone di acciaio e nessuno è mai andato a reclamarlo. Da quel momento rimane affascinato dal mondo degli oggetti smarriti e comincia a immaginare la storia di un bambino che si sente dimenticato da tutti.
Aprile 2015 La storia ha ormai preso forma fra le mani di Salvatore Basile. Il modo giusto per raccontare la strana e imprevedibile vita di Michele Airone è un romanzo pieno di magia e meraviglia.
Maggio 2015 Un’importante agenzia italiana lo scopre e immediatamente lo invia a tutte le principali case editrici italiane.
Giugno 2015 Lo strano viaggio di un oggetto smarrito entusiasma tutti. Parte un’asta agguerrita che dura svariate settimane. A crederci più di tutti è Garzanti che infine si aggiudica il libro.
Estate 2015 Anche all’estero comincia a destarsi interesse per questo romanzo così conteso. Le case editrici straniere cominciano a leggerlo.
Ottobre 2015 Alla Fiera di Francoforte tutti parlano di questo piccolo fenomeno italiano. Gli editor stranieri lo adorano.
Metà ottobre 2015 Lo strano viaggio di un oggetto smarrito è ormai un caso editoriale. Il Publishers Weekly gli dedica un’intera pagina. I diritti sono venduti in tutta Europa, evento molto raro per un romanzo italiano non ancora pubblicato.
Novembre 2015 Le vendite estere continuano nel resto del mondo, in Italia, sul web, si comincia ad attendere con trepidazione l’uscita del romanzo.

Dario Fo ‘Darwin’ - Chiarelettere 2016

“Quando mi trovo davanti a ogni realtà conclamata mi sorge sempre il dubbio che la verità sia un’altra.” Charles Darwin “Ho voluto raccontare la storia delle scoperte che il più grande scienziato ha assicurato al mondo intero. Perché? Perché siamo ignoranti, in troppi non sappiamo da dove veniamo e perché.” Dario Fo Non finisce mai la voglia di Dario Fo di confrontarsi con il sapere e la storia per capire meglio l’uomo e il suo mondo. In questo caso per capire da dove veniamo e superare tutti i pregiudizi che abbiamo in testa, dettati dall’ignoranza. Ecco una risposta semplice, documentata e divertita a chi ancora oggi sostiene il creazionismo in polemica con Darwin e la teoria dell’evoluzione. Vale la pena leggere queste pagine su un grande scienziato e viaggiatore instancabile, che dedicò la sua vita a scoprire come è fatto il mondo in cui viviamo e perché siamo così. Anni passati in mare e in terre lontane a raccogliere conchiglie, coleotteri, crostacei, a studiare la vita degli insetti (soprattutto le formiche e la loro incredibile capacità organizzativa) e in genere di tutti gli animali considerati come nostri fratelli. Da lì noi veniamo, come possiamo maltrattarli? Strano: un teologo che diventa scienziato confutando le teorie deterministe della Bibbia, che dimostra che noi tutti siamo discendenti dello stesso ominide, siamo tutti uguali, e per questo combatte la tratta degli schiavi. Era troppo allora (subì attacchi violentissimi non solo dalla Chiesa) ma anche adesso Darwin dà fastidio e la sua teoria è contrastata, soprattutto in certi ambienti scolastici. Una favola vera, di più di duecento anni fa, attualissima. Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura, è autore con Franca Rame di moltissime opere teatrali tradotte e recitate in tutto il mondo. Ha pubblicato per Chiarelettere "Il Grillo canta sempre al tramonto" (con Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo), "La figlia del papa" (9 edizioni), "C’è un re pazzo in Danimarca" (3 edizioni), "Razza di zingaro" (2 edizioni), "Nuovo manuale minimo dell’attore" (con Franca Rame). Recentemente per Guanda ha pubblicato "Dario e Dio" (con Giuseppina Manin).


Mirko Zilahy ‘È così che si uccide’ - Longanesi 2016

Per la trama del suo primo romanzo, un thriller nerissimo, Mirko Zilahy ricorre a materiali d'uso nella letteratura del genere. Ma c'è qualcosa (molto) di più in E' così che si uccide. Il più è dato dall'atmosfera di disfacimento che grava sulla città delle nuove rovine. E dalla scrittura che registra i progressivi slittamenti del terrore. Di una paura che sembra contagiare tutti i personaggi del romanzo, perché in realtà abita nel fondo oscuro di ciascuno. Anche di noi, partecipi, spaventati lettori.

Hanno scritto del libro su:
Corriere della Sera
La tensione narrativa è un dono che pochi scrittori sono in grado di garantire. E se è vero che per un buon risultato, oltre al talento è necessaria la tecnica, l'esordiente Mirko Zilahy dimostra di possedere l'uno e l'altra.
la Repubblica
Il romanzo di Zilahy convince e scorre come un fiume in piena, perché il ritmo è di quelli hard, la storia ha una precisa, umana valenza emotiva, e l'affresco di una Roma settembrina offuscata da una pioggia incessante che cancella prove e ricordi, è di quelli che fanno svettare un bel noir oltre la soglia delle convenzioni.
TTL - La Stampa
Un crescendo continuo di tensione e curiosità.
il Fatto Quotidiano
Una crime story corposa e cruenta che non risparmia ai lettori né fuoco né sangue, ma segue un filo logico di impronta anglosassone. Anche se è a Roma che il serial killer colpisce.
L'Unità
Grande tensione narrativa e tre protagonisti che tengono la scena da fuoriclasse: il commissario, l'assassino e Roma.
Elle
Libro del giorno su Fahrenheit
«Un thriller e molto di più: una scrittura che registra gli slittamenti della paura.»
Corriere della Sera
«Scorre come un fiume in piena.»
Sergio Pent, ttL, La Stampa
Mancini è una creatura di Mirko Zilahy, ed è un personaggio che ha tutte le caratteristiche per diventare un successo di massa. Un crescendo continuo di tensione e curiosità. E a spiccare è soprattutto la cupa bellezza della Roma popolare e postindustriale tra Ostiense e Testaccio.
il Fatto Quotidiano
Una crime story corposa e cruenta che non risparmia ai lettori né fuoco né sangue, ma segue un filo logico di impronta anglosassone.
L'Unità
3 edizioni in un mese Sempre ai primi posti delle classifiche.
Questo romanzo non è solo il thriller italiano che ha conquistato gli editori internazionali prima dell’uscita. Non è soltanto un esordio travolgente, scritto con maestria inedita. Questo romanzo è una sfida irresistibile, che avvolge il lettore nell’incantesimo della più pura tensione narrativa. La pioggia di fine estate è implacabile e lava via ogni traccia: ecco perché stavolta la scena del crimine è un enigma indecifrabile. Una sola cosa è chiara: chiunque abbia ucciso la donna, ancora non identificata, l’ha fatto con la cura meticolosa di un chirurgo, usando i propri affilati strumenti per mettere in scena una morte. Perché la morte è uno spettacolo. Lo sa bene, Enrico Mancini. Lui non è un commissario come gli altri. Lui sa nascondere perfettamente i suoi dolori, le sue fragilità. Si è specializzato a Quantico, lui, in crimini seriali. È un duro. Se non fosse per quella inconfessabile debolezza nel posare gli occhi sui poveri corpi vittime della cieca violenza altrui. È uno spettacolo a cui non riesce a riabituarsi. E quell’odore. L’odore dell’inferno, pensa ogni volta. Così, Mancini rifiuta il caso. Rifiuta l’idea stessa che a colpire sia un killer seriale. Anche se il suo istinto, dopo un solo omicidio, ne è certo. E l’istinto di Mancini non sbaglia: è con il secondo omicidio che la città piomba nell’incubo. Messo alle strette, il commissario è costretto ad accettare l’indagine… E accettare anche l’idea che forse non riuscirà a fermare l’omicida prima che il suo disegno si compia. Prima che il killer mostri a tutti – soprattutto a lui – che è così che si uccide.

Mirko Zilahy ha conseguito un Phd presso il Trinity College di Dublino, dove ha insegnato lingua e letteratura italiana. È giornalista pubblicista ed è stato editor per minimum fax, nonché traduttore letterario dall’inglese (ha tradotto, tra gli altri, il premio Pulitzer 2014 Il cardellino di Donna Tartt). Un caso editoriale che prima dell'uscita in Italia sta già conquistando l'estero.

Fine 2014: In una Roma sferzata dalla pioggia, Mirko Zilahy e il protagonista del suo romanzo, Enrico Mancini, iniziano a conoscersi. Nascono così un incipit e una prima scena folgoranti che convincono un’importante agente letteraria: quella storia va raccontata fino in fondo. Gennaio 2015: Mirko Zilahy decide di ascoltare la voce di Enrico Mancini… E la Longanesi decide a sua volta con entusiasmo di pubblicare il suo romanzo. Aprile 2015: È così che si uccide è protagonista della Fiera del libro di Londra, la più importante al mondo per quanto riguarda la compravendita dei diritti editoriali. Il libro viene subito venduto in Spagna: è soltanto l’inizio. In Germania è oggetto di un’agguerritissima asta e nelle ore seguenti si aggiungono Francia, Grecia e Turchia. Il numero di editori continua ad aumentare nel corso dell’anno. Novembre 2015: Il testo viene dato alle stampe. L’entusiasmo dei librai è già palpabile, pari a quello di tutta la casa editrice Longanesi. L’attesa sta per terminare. Gennaio 2016: Finalmente È così che si uccide arriva in tutte le librerie italiane.


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