Pubblicato il 30/07/2013 17:33:31
E prenderò due legni
da rami già caduti
inutili e sottili -
due dita dell'inverno rinsecchite -
li legherò nel centro
con paglia d'oro fino.
Ci formerò una croce
che odora di campagna -
la pianterò per terra,
mi sdraierò vicino -
la schiena contro l'erba
non sentirò i rumori
del ticchettio dei sogni.
La pena dietro agli occhi
un'eco ormai lontana.
Il vento sulla pelle e nelle mani
nient'altro che la vita -
sentirmi poco o nulla,
sorridere di tutto -
un'orma nel tramonto
felice del Volere
che giunto ad un rigoglio s'incammina.
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