Pubblicato il 10/11/2017 20:05:09
"Percezione" una parola che ho incominciato ad odiare per l'abuso ormai generalizzato che ne fanno soprattutto sondaggisti, politici, esperti vari e, a ruota, i giornalisti. Una volta "Percezione" mi richiamava alla mente tanti bei concetti. Secondo il mio dizionario di filosofia e psicologia significa "atto della coscienza con cui si acquista consapevolezza di un oggetto esterno attraverso i sensi: la percezione di un odore, di un sapore; la percezione del caldo, del freddo". Ovvero la "Percezione" è un dato REALE e non fittizio come invece l'uso erroneo, e secondo me intenzionalmente distorto, dei signori di cui sopra vorrebbe portarci a credere. Perché inquinano così il linguaggio? Ho una spiegazione. Lo scopo è di confonderci. Travisando le parole tentano di renderci incerti di ciò che, appunto, "percepiamo" riguardo alla realtà per inculcarci la loro pseudorealtà funzionale ai loro interessi ma sostanzialmente falsa. Perciò resistete! Rigettate questi tentativi di lavaggio del cervello. Nel mio caso il risultato di questi tentativi di manipolazione hanno sortito l'effetto che quando sento l'uso distorto di certe parole o espressioni mi prende un tale senso di nausea e di furore che, per calmarmi, devo riprendere in mano i miei amati libri ed immergermi nei meravigliosi universi della scienza dimentico della miserabile condizione in cui ci vorrebbero ridurre.
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