Pubblicato il 30/05/2013 11:55:05
E’ andare e venire di maree
la Vita,
in spiaggia che lenta
si consuma.
Piccole e lucenti stelle
a nutrir d’amore il battito,
di passione il fuoco,
d’energia le capriole,
di vigore l’impeto.
Gusci vuoti di conchiglie,
testimonianza
di presenze inutili,
barche trascurate alla deriva,
i giovanili sogni.
Perle di sabbia d’oro,
i rari preziosi attimi,
a cinger d’emozione
risate e lacrime,
silenzi e voci.
E il rumore del mare
il pensier confonde,
tra gioire e soffrire
è risacca che accresce,
è risacca che priva.
L’abbraccio dell’onda
avvolge infine il corpo,
lo immerge e sommerge
a render pace al vortice
del proprio mondo.
La marea si ritira,
resta un’orma profonda
del non vano passaggio,
l’orma della propria vita,
..non vano messaggio.
16 dicembre 2012
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Tania Scavolini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|