Pubblicato il 24/05/2013 09:45:16
Grigio l’asfalto inerte della strada; cicatrici appena a lato segnano cascanti d’acciaio la campagna, e va ingrigendo più s’inerpica verso l’acqua azzurro spento fin la costa grigiazzurra in lontananza dove l’arancio non la vìola, e cielo, sopra, azzurrogrigio e nuvole allungate e grigie di passaggio e cielo azzurrogrigio di là d’un vetro sporco di malintesa carità nociva, fuori dal lamento soverchiante d’azzurrogrigia bestia prodiga di fughe e mesti ritorni.
Finisce il giorno degli illusi. Più su, oltre ogni cosa la luna come un faro nota, ostinata, luminosa all’apogeo, e insegna come stare al mondo spartendo un po’ ciascuno l’impotenza.
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