Poeti (di Torino) in 10 righe - 12. Loris Maria MARCHETTI
Loris Maria Marchetti (Villafranca Piemonte, 1945) è poeta, narratore, critico letterario e musicale. Già responsabile della redazione del Grande Dizionario della Lingua Italiana, curatore di diverse collane di poesia. Oltre che opere in prosa e di saggistica letteraria (ultima: Muse a Torino. Figure della cultura dell'Otto e Novecento, 2013) ha pubblicato numerosi volumi e plaquettes di versi, esordendo con Il prisma e la fenice (1977). Le ire inferme (1989) e il più recente Suite delle tenebre e del mare (2016) sono alcuni degli altri titoli.
Prevale nella vasta e modulata narrazione di Loris Maria Marchetti la presenza di un io poetante, che osserva, ricorda, commenta e considera, non raramente con ironia o arguzia, tra divertimento, malinconia e distacco. Marchetti predilige un linguaggio scorrevole e registri sobri, sorvegliati sia quando flettono al «verso libero di impostazione colloquiale» (M. Ferrari) sia quando attinge a elementi colti e forme più tradizionali. Una voce controllata per accogliere sguardi e riflessioni ramificate sulle più svariate regioni del dicibile.
https://it.wikipedia.org/wiki/Loris_Maria_Marchetti
Strettamente riservate, personali
(a ***)
I.
«In fondo su Dio
i preti ne sanno all’incirca
quanto ne so io.
Concedo loro il vantaggio
di studi teologici più densi
e di fede (talvolta) un po’ più intensa.
Ma fede non è conoscenza
e uno stesso mistero ci circonda.
Avessero i dotti pastori
la dolce umiltà di riflettervi
risulterebbe forse più leggera
la dura ascensione al divino » .
da Suite delle tenebre e del mare, puntoacapo Ed., 2016, p. 7
Il Tempo.
Parerga a un tema alquanto inflazionato.
1.
«Il Tempo è di Dio»
proclamò don Michele
in una memorabile omelia
ai Santi Angeli Custodi, un argomento
non privo di avvincenti implicazioni.
2.
Certo
è che il tempo perduto o sprecato
mai più si recupera o risarcisce, sebbene
qualcuno lo abbia creduto o lo creda
possibile.
3.
La lotta contro il tempo, proprio in senso
quotidiano banale burocratico,
ci ritrova sconfitti quasi sempre…
Ma il tempo, lui, non ha età
e sempre siamo noi che ce ne andiamo.
4.
E che il Tempo si annienti fluendo
glorioso nell’Eterno è fede rastremata
e scabrosa, sempre aperta rimane
l’insondabile crepa per colui
che si accosta con rilassato viso.
da Regesti del Cosmo, Edizioni dell'Orso, 2011, pp. 33-34
Capricci di Mnemòsine
Si dimentica
tutto.
Ad eccezione di quanto
si vorrebbe
dimenticare.
da Stazioni di posta, Edizioni dell'Orso, 2007, p. 36
Meditazioni di Don Giovanni al tramonto
Prima
Ottobre è tradizionalmente tempo
di visite a castelli e a ville patrizie.
E ormai la lista
si è fatta alquanto lunga.
Come la serie delle compagne di viaggio –
sempre diverse.
E di ciò non si sa più se vantarsi
o malinconicamente dolersi.
da Le ire inferme, Edizioni dell'Orso, 1989, p. 35
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