:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Proposta_Articolo
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 1846 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Sun Nov 17 19:00:01 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Consumare meno e più energie alternative

Argomento: Società

Articolo di Ignazio Marino (L’Espresso) 

Proposta di Roberto Maggiani »

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 25/03/2011 20:13:12

[ Articolo di Ignazio Marino tratto da http://espresso.repubblica.it/dettaglio/e-ora-subito-le-rinnovabili/2147230 ]

*


Non è l'emotività che deve spingerci a dire no al nucleare. E' un ragionamento sulla loro scarsa convenienza e sui problemi che pongono per quanto riguarda lo smaltimento delle scorie e l'acquisto dell'uranio

 

 

Le emozioni suscitate dal terribile disastro che sta sconvolgendo il Giappone, con gravi ripercussioni su tutto il pianeta, hanno risvegliato incubi. Certo è che in Italia oggi il nucleare non piace a nessuno. e le ragioni non sono affatto emotive. Si pensi anzitutto al problema di maggiore attualità: il rischio di incidenti. I fautori del nucleare sostengono che i più moderni sistemi di costruzione sono assolutamente sicuri e non c'è dubbio che le centrali più recenti abbiano standard di sicurezza molto elevati ma poi ci sono i fatti che, evidentemente, dimostrano come un incidente non si possa mai escludere e, come si dice, 'a nuclear accident anywhere is an accident everywhere'. Ma incidente non è il termine adatto perché le parole per descrivere le conseguenze dell'esposizione alle radiazioni sono leucemia, cancro, sterilità, anemia, infezioni, malformazioni, alterazioni genetiche e cromosomiche, e il rischio di tali terribili malattie perdura molti anni dopo l'esplosione di un reattore.

 

D'altra parte, la crescita del consumo di energie ottenute da combustibili fossili (carbone, gas e petrolio) ha creato a sua volta enormi problemi all'umanità, dall'inquinamento al surriscaldamento, dalle instabili relazioni con i paesi produttori di petrolio ai vincoli economici legati al prezzo del greggio. E poi nemmeno le fonti di origine fossile sono esenti dal rischio incidenti, basti pensare all'incendio di Centralia, in Pennsylvania, quando nel 1962 andò a fuoco una miniera di carbone producendo emissione di gas tossici e voragini nel terreno, rendendo necessaria l'evacuazione permanente di tutta l'area, una superficie pari a quattro volte lo Stato del Vaticano. Dunque servono nuove fonti di energia: ma non sarebbe più sensato concentrarsi su quelle che pongono meno problemi? Nel caso del nucleare, oltre ai rischi legati a disastri naturali o incidenti, ci sono altri elementi pieni di incognite.

 

Le parole del Nobel Carlo Rubbia non dovrebbero lasciare indifferenti: «Si sa dove costruire gli impianti? Come smaltire le scorie? Si è consapevoli del fatto che per realizzare una centrale occorrono almeno dieci anni? Ci si rende conto che quattro o otto centrali non risolvono il problema, perché la Francia per esempio va avanti con più di cinquanta impianti? Se non c'è risposta a queste domande, diventa difficile anche solo discutere del nucleare italiano. E se non si riesce a risolvere il problema della costruzione di un inceneritore per bruciare l'immondizia, come riusciremo a sistemare queste grandissime quantità di scorie nucleari che nessuno al mondo sa ancora smaltire?».

 

Perché le scorie, ovvero i rifiuti del nucleare, sono estremamente tossiche e destinate a restare attive per migliaia di anni. Nessuno ha ancora trovato il modo per smaltirle e anche il progetto americano più ambizioso (tunnel profondi nel deserto del Nevada) dopo vent'anni di studi e 7,7 miliardi di dollari spesi dal governo federale con le tasse dei contribuenti, alla fine è stato sospeso perché non abbastanza sicuro.

 

Per non parlare dello smantellamento delle centrali nucleari che hanno terminato il ciclo di produzione, operazione complessa, pericolosa e molto costosa, che oggi in genere viene rimandata in attesa che la radioattività diminuisca e nella speranza che il progresso tecnologico renda più facili le operazioni. La Gran Bretagna, per esempio, non sapendo come affrontare la questione ha deciso di posticiparla di cento anni. Con tanti auguri a chi verrà dopo.

 

Quanto al nostro Paese, possiamo solo riconoscere che non abbiamo petrolio, né metano, né carbone ma non abbiamo nemmeno uranio dunque, anche sviluppando il nucleare, cambieremo fornitori ma resteremo dipendenti. Dovremo comprare l'uranio da chi lo possiede, considerando che si tratta comunque di una fonte di energia destinata ad esaurirsi prima del 2100.

 

Di fronte alla domanda crescente, la risposta della politica è stata sempre quella di aumentare le importazioni mentre la prima cosa da fare sarebbe consumare meno, risparmiare energia e, soprattutto, usarla in modo più efficiente. � possibile con il migliore isolamento delle case, con l'energia geotermica attraverso l'estrazione del calore dalle rocce profonde, il potenziamento dei mezzi pubblici, lo spostamento delle merci su rotaie e via nave, come del resto chiede anche l'Europa che obbliga a ridurre i consumi del 20 per cento entro il 2020.

 

Le energie alternative sono il settore in cui investire e costruire il futuro. Soprattutto perché l'Italia ha una grande risorsa naturale che è il sole, una fonte energetica che durerà per i prossimi 4 miliardi di anni e che, come sostiene il professor Vincenzo Balzani, chimico molecolare di fama mondiale, «rappresenta una stazione di servizio sempre aperta che invia una quantità di energia diecimila volte superiore a quella che l'intera umanità consuma».



« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Roberto Maggiani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Roberto Maggiani, nella sezione Proposta_Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Letteratura ] Intervista: Chi l’ha detto che i libri a tema LGBT... , di Carlo Kik Ditto (Pubblicato il 10/06/2021 13:29:20 - visite: 643) »

:: [ Letteratura ] Intervista alla filosofa Margherita Pascucci , di Il ramo e la foglia edizioni (Pubblicato il 27/05/2021 15:13:28 - visite: 613) »

:: [ Libri ] Il coraggio nato dalla pandemia , di Silvia Sini (Pubblicato il 01/02/2021 11:34:21 - visite: 651) »

:: [ Libri ] Siamo diventati editori durante la pandemia , di R. Maggiani e G. Brenna (Pubblicato il 25/01/2021 22:26:51 - visite: 587) »

:: [ Storia ] L’omocausto dimenticato #GiornoMemoria , di Alessandro Bovo (Pubblicato il 27/01/2019 12:42:30 - visite: 958) »

:: [ Letteratura ] Con Maggiani la scienza alimenta la poesia , di Maurizio Cucchi (Pubblicato il 08/09/2018 18:43:49 - visite: 990) »

:: [ Letteratura ] La bellezza non si somma: su Il Convivio , di Maurizio Soldini (Pubblicato il 02/07/2015 19:13:02 - visite: 1867) »

:: [ Fisica ] Due futuri per spiegare il misterioso passato del tempo , di Lee Billings (Pubblicato il 13/12/2014 21:33:23 - visite: 1605) »

:: [ Società ] Il mio Muro di Berlino , di Haruki Murakami (Pubblicato il 11/11/2014 00:22:52 - visite: 2706) »

:: [ Letteratura ] Sguardo , di Giuseppe Grattacaso (Pubblicato il 12/10/2014 13:19:37 - visite: 1519) »