Pubblicato il 27/10/2017 07:35:33
Slow Food Emilia Romagna Circolo Ravennate e dei Forestieri via Corrado Ricci, 22Â Ravenna
Sabato 28 ottobre 2017 Ore 10,30
Convegno: Transumanze, storie di uomini, animali e paesaggi, un viaggio tra parole, sapori, suoni ed immagini. Introduce Raffaela Donati, Presidente Slow Food Emilia Romagna Laura Giorgi, giornalista, vicepresidente Slow Food Emilia Romagna: la ricerca su pastorizia e transumanza in Emilia Romagna che ha ispirato l'itinerario 2017 del progetto "Su per Terra". Alfredo Marchetti, veterinario dellâ™ASL di Ravenna e pastore transumante Franco Lecca, pastore a Tredozio. Salvatore Panu, musicista e ricercatore: la folclorizzazione della musica popolare, alcuni canti dei pastori sardi. Giancarlo Russo, docente Master Formaggio Slow Food Italia: formaggi a latte crudo, degustazione di formaggi di pecora e capra. Conclude Mirco Bagnari, Consigliere Regionale Emilia Romagna
Modera Laura Giorgi, Slow Food Emilia Romagna Al termine del convegno degustazione.
Ore 14.30 Laboratorio pratico su alcuni canti dei pastori in Sardegna.
A cura di Salvatore Panu (fisarmonica, organetto diatonico e voce) in piazza Kennedy (spazio vicino a Slow Food)
'In viaggio con Fidel' - l3 novembre 2017 ore 15.30 Presentazione del libro omonimo di Katia Sassoni Con la presenza dell'autrice Intermezzi musicali di Salvatore Panu (fisarmonica e voce) Centro sociale 2 agosto 1980, via Turati 98, Bologna
Quando capita di vivere un evento storico di portata eccezionale, imprevisto e imprevedibile, come è capitato alla delegazione italiana di otto compagni, sei liguri e due bolognesi, partiti dall'aeroporto milanese della Malpensa e diretti all'Avana proprio poche ore dopo la morte del Comandante Fidel Alejandro Castro Ruz, diventa inevitabile il bisogno di raccontare quello che, nato come un semplice viaggio, è diventato "In Viaggio con Fidel". E' proprio questo infatti il titolo del libro scritto dalla scrittrice bolognese Katia Sassoni, invitata dall'I.C.A.P. di Bayamo per presentare il suo libro "Gino Doné L'Italiano del Granma" tradotto in spagnolo a cura del Circolo Italia-Cuba di Celle Ligure-Varazze, in occasione del 60° anniversario dello sbarco del famoso battello ribelle "Granma" che diede il via alla Rivoluzione cubana. Il libro è un diario in cui l'autrice narra il viaggio della delegazione che si trova ad arrivare a Cuba proprio mentre l'intero popolo cubano, compatto e commosso, sta vivendo un lungo lutto di nove giorni in onore del proprio "eterno Comandante". Un diario di viaggio diventa una pagina di storia...
Katia Sassoni[Reteivanillich] Fuori dal Coro, laboratorio di canto sociale (Bologna), Invito a partecipare all'11° convivio dedicato a Ivan Illich
'Fuori dal Coro' Storia Geografia e Generi del Canto Sociale. Laboratorio pratico per voci libere o strumenti musicali condotto da Salvatore Panu (fisarmonica e voce)
Chi fosse interessato a partecipare può rispondere a questa mail per ricevere ulteriori informazioni.
Il canto sociale è un concetto molto ampio, utile proprio in tal senso perché ci permette di comprendere la storia e l’attualità dei canti di protesta, di lotta, di lavoro e più in generale tutte le pratiche musicali delle culture popolari di tradizione orale. Nel recente passato, questa storia cantata, si riattiva in Italia a partire fin dagli anni Cinquanta con l’esperienza del Cantacronache e in maniera più diffusa a partire dai primi anni Sessanta con la nascita del Nuovo Canzoniere Italiano e quindi di tutti i Canzonieri diffusi in Italia (fra cui il Canzoniere delle Lame di Bologna) e soprattutto con la presa di coscienza da parte dei soggetti popolari stessi, dell’importanza e della bellezza della propria cultura popolare di tradizione orale, non più segno di inferiorità sociale ma tratto distintivo di riscatto delle differenze.
Questa storia si arricchisce infatti anche con la diffusione delle ricerche antropologiche, sociali ed etnomusicologiche e l’intreccio continuo con i movimenti politici e culturali, con tutti quegli intellettuali rovesciati che hanno contribuito a questa presa di coscienza, incrociandosi in gran parte attorno all’esperienza dell’Istituto Ernesto De Martino. Il canto sociale rischia continuamente di farsi genere musicale ma sfugge sempre, grazie alla sua estensione, alle etichette di mercato, grazie alle ineluttabili nuove generazioni che hanno praticato successivamente la presa di parola critica sul mondo. Dagli anni '80 la canzone politica diminuisce la sua vena creativa ed emergono altri fenomeni più rilevanti dal punto di vista etno-sociologico musicale: le sottoculture punk degli anni '80, il rap e l'hip hop negli anni '90 e le culture dei migranti che sbarcano in Europa nel nuovo millennio.
La dimensione europea della storia del canto sociale ha sicuramente due momenti di enorme importanza: il repertorio dei canti della Comune di Parigi (1871) e quelli della Guerra civile e della Resistenza spagnola (1936-39). Molta vivacità ha espresso soprattutto a partire dagli anni Sessanta anche la cultura latino americana. Infine, per capire a fondo la complessità delle culture popolari di tradizione orale, è importante approfondire lo studio delle singole culture popolari, per esempio quella tuttora viva e non in conserva della Sardegna, come di tante altre singole regioni italiane o di altre parti del mondo.
Invito a partecipare all'11° convivio dedicato a Ivan Illich (raccolta adesioni e proposte)
Attorno a sabato 2 dicembre 2017. Come ogni anno (tranne 5 anni fa, quando ho partecipato al convivio organizzato a Lucca da Aldo Zanchetta per il decennale della sua scomparsa) mi appresto a riflettere su come organizzare il prossimo incontro dedicato a Ivan Illich (Vienna, 4 settembre 1926 - Brema, 2 dicembre 2002), ormai giunto alla sua undicesima edizione.
La modalità dell'incontro: come al solito mi sono chiesto se era preferibile invitare dei pensatori, più o meno noti, che hanno attinto al pensiero di Ivan Illich e prevedere quindi un pubblico di persone incuriosite dalla notorietà dei conferenzieri, oppure se era meglio mettere al centro delle priorità l'incontro stesso fra le persone motivate ad esserci, alimentando quindi una modalità conviviale che reputo decisamente più congruente al pensiero illichiano. Devo dire che prediligo il convivio al convegno accademico o la festa agli eventi spettacolari in genere.
I contenuti possibili: vi invito quindi a elaborare un intervento breve, che parta dalla vostra scelta personale di una lettura di frammenti di testi di Ivan Illich (per una durata massima di 5-10 minuti), che prosegua con una vostra interpretazione e attualizzazione, filtrando cioè questo testo da voi scelto alla luce delle vostre concrete esperienze personali o dei vostri studi e percorsi di ricerca, con un vostro discorso, un commento (per una durata massima di altri 5/10 minuti). Quindi, alla fine di ogni intervento, lascerei altrettanto spazio (10-20 minuti) ad una tavola rotonda, agli interventi liberi di tutti i partecipanti (brevi anche questi, al massimo di 5 minuti ciascuno). Sarebbe importante dare anche un titolo essenziale al vostro intervento.
Penso inoltre che ognuno può essere esperto in qualcosa. Non mi interessa un approccio fondamentalista agli scritti di Ivan Illich, come se fossero dei testi sacri, ma piuttosto uno studio del pensiero di Ivan Illich in quanto precursore illuminato della comprensione del mondo contemporaneo e degli attuali meccanismi di sfruttamento e di oppressione delle istituzioni e dell'uomo sull'uomo, che fanno nascere e crescere nuovi movimenti culturali, sociali e politici di liberazione e di cambiamento senza alcuna strategia collettiva ideologica pre-esistente. Prediligo un approccio trasversale al pensiero di Ivan Illich che può spaziare in ambiti diversi di analisi istituzionale ma anche di interesse storico o esistenziale.
Naturalmente potete estendere l’invito a chi ritenete possa essere interessato e interessante, fatemi sapere appena potete se ci sarete e con quali proposte tematiche. Un saluto e un abbraccio, Salvatore Panu, 340-8964948 p.s. ho già ricevuto diverse adesioni, sia di interventi sia di osservatori partecipanti che non hanno un tema definito su cui vogliono intervenire, invito tutti a portare qualcosa da bere e da mangiare assieme.
Contatti: torepanu@tiscali.it reteivanilich@lists.contaminati.net
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