Pubblicato il 23/04/2013 16:56:46
Riposo reclama
da troppo tempo
l’esser mio,
di corpo sfiancato
di mente sfinito.
Cedere vorrebbe
alle lusinghe
di mare e cielo
che liete immagini
richiamano.
Ma dalla morsa
del dovere
sfuggire non può,
costretto nei lacci
dell’ineluttabile,
soffocato nell’apnea
dell’inevitabile.
Cielo e mare,
salvate almeno il cuore,
chè possa gioire ancora
di benefica
salvifica
speranza.
29 aprile 2013
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