Pubblicato il 11/01/2013 09:07:39
DESPRE ŢARA DIN CARE VENIM
Hai să vorbim Despre ţara din care venim. Eu vin din vară, E o patrie fragilă Pe care orice frunză, Căzānd, o poate stinge, Dar cerul e atāt de greu de stele C-atārnă uneori pān' la pămānt Şi dacă te apropii-auzi cum iarba Gādilă stelele rāzānd, Şi florile-s atāt de multe Că te dor Orbitele uscate ca de soare, Şi sori rotunzi atārnă Din fiecare pom; De unde vin eu Nu lipseşte decāt moartea, E-atāta fericire C-aproape că ţi-e somn.
DELLA TERRA DA CUI VENIAMO
Su parliamo della terra da cui veniamo. Io vengo dall'estate, č una patria fragile che qualunque foglia, cadendo, puņ annientare, ma il cielo č cosģ greve di stelle che talvolta pesa fino a terra e se ti avvicini senti l'erba solleticare le stelle ridenti, e i fiori sono cosģ tanti che ti dolgono le orbite bruciate dal sole, e soli rotondi pendono da ogni albero; da dove vengo io non manca che la morte, e tanta č la felicitą che quasi ti addormenti.
(da Ottobre, Novembre, Dicembre, 1972)
http://www.filidaquilone.it/num004brandolini3.html
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