:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 823 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Mon Nov 11 05:22:14 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

L’idromele Parte prima - Recensione

Argomento: Poesia

di Manuel Paolino
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 25/09/2017 20:40:02

L’idromele è una sostanza tra le più antiche del mondo e rimanda alla bevanda prediletta di Odino, che era il dio della poesia. Esso ha sempre rappresentato la capacità di poetare o, meglio, di rileggere il mondo in chiave poetica. Per tale motivo, certamente, Manuel Paolino, triestino, classe 1977, lo ha scelto come titolo della summa di versi che ha pubblicato in due volumi per i tipi de ‘Il seme bianco’. Si tratta di poesie che coprono un lungo arco di tempo e che rappresentano il percorso intrapreso dall’autore a seguito di una chiamata ‘alle armi’ definitiva e viscerale. La suddivisione dell’opera in ‘parti’ non ha valore cronologico-temporale. Da subito, sin dall’esergo, il lettore è lasciato libero di procedere secondo il suo sentire, confrontandosi con i versi come in uno specchio che possa riflettere ciò che egli è.
“Da qualunque parte Tu lettore apra questo libro esso comincerà”.
Restiamo convinti che la grande sfida dell’arte sia quella di essere riconosciuta nella sua universalità, nel suo leggere il reale per diventare ‘oggettiva’, senza che al  fruitore venga fornita alcuna mappa. La strada poetica, in sostanza, sa svelarsi da sé, rispondendo in modo misterioso agli interrogativi di chi la percorre, sia in veste di autore che di lettore.
Il titolo di quest’opera ci parla da subito di una poesia colta, avveduta, ricca di rimandi: Garcia Lorca, ma anche il mito greco che rivive, in questi versi, sempre nuovo e potente. Una poesia che è, allo stesso tempo, saggia e profonda ma anche – come suggerisce il titolo – fluida. Che accetta l’abbaglio come momento di crescita e che appare sincera, mantenendo sempre la capacità di sapersi dentro le cose, più a fondo, parte di un disegno superiore.
“E da quassù,/ posso vedere una città brulicante di versi,/ accendersi in un liquido – d’idromele - / dai molteplici sapori”. Dove quel ‘da quassù’ indica una posizione anche scomoda, perché impone di non distogliere lo sguardo.
Che si parta dalla fine o si segua ordinatamente l’iter delle composizioni, il disegno appare chiaro, fondato com’è sulla volontà di comprendere il mondo nella sua interezza. “L’idromele” è un diario poetico che copre ben quattordici anni, offrendosi al lettore con pudore e schiettezza al tempo stesso. “Alle così care pietre/ mi siedo accanto/ prima che la mia/ valchiria arrivi/ devo contar ancor/ tutte le nubi”. E, ancora: “Vivo di passioni, come vedi/, e lascio l’anima contemplare nella veglia/ del mio sonno; caccio, o Ermete,/ puro e con i miei vizi,/ anche Dio”.
Partenze, ripartenze, città, approdi. I versi di Paolino raccontano tutto questo con grande capacità di coinvolgere il lettore, come un “fluido dolce capace di soddisfare la sete”.


(Recensione di Tullia Bartolini)

 

 

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Manuel Paolino, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Manuel Paolino, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Poesia ] Non è forse questo essere un poeta? A proposito di un’opera (Pubblicato il 15/06/2022 14:38:24 - visite: 503) »

:: [ Poesia ] Recensione Vino divino, Manuel Paolino, Lupieditore, 2020 (Pubblicato il 15/01/2021 14:28:06 - visite: 376) »

:: [ Poesia ] Da Baudelaire alla poesia dominicana (Pubblicato il 28/02/2018 19:53:42 - visite: 883) »

:: [ Poesia ] Manuel Paolino in un’intervista su L’idromele parte prima (Pubblicato il 12/08/2017 10:00:13 - visite: 956) »

:: [ Poesia ] Poe-tando (Pubblicato il 28/04/2017 19:26:36 - visite: 804) »

:: [ Poesia ] Floriana Porta - Dove si posa il bianco (Pubblicato il 22/03/2017 14:24:37 - visite: 790) »

:: [ Poesia ] José Manuel Glass Mejía (Pubblicato il 13/02/2017 19:47:24 - visite: 1028) »

:: [ Poesia ] Antonio Fernández Spencer (Pubblicato il 13/02/2017 18:31:13 - visite: 1006) »

:: [ Poesia ] Freddy Gatón Arce (Pubblicato il 13/02/2017 18:19:02 - visite: 978) »

:: [ Poesia ] Rafael Américo Henríquez (Pubblicato il 13/02/2017 14:19:23 - visite: 894) »