:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Articoli
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 745 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Tue Nov 19 09:06:01 UTC+0100 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Il doppio volto delle Maldive

Argomento: Libri

di Grazia Procino
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti gli articoli dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 24/09/2017 14:03:08

Francesca Borri è una giornalista di guerra, esperta del Medio Oriente, dove lavora come specialista dei diritti umani. Vive tra Siria e Iraq, occupandosi dei profughi. Alle Maldive, 1192 isole, ci va perché è il paese musulmano non arabo con il più alto numero pro capite di foreign fighters,vuole capire cosa determini questo incredibile dato. Le scoperte contenute nel reportage “Ma quale paradiso?” annullano i luoghi comuni su una terra che è forte attrazione turistica internazionale. Io mi addentro nel viaggio della Borri riportando eclatanti conoscenze e deduzioni. Alle Maldive il 5 per cento della popolazione possiede il 95 per cento della ricchezza. Dal turismo entrano circa 3,5 miliardi di dollari l’anno, ma è tutto di proprietà di quattro, cinque affaristi, vicini ai politici, e dei loro soci stranieri; è un sistema solido e alla popolazione maldiviana non arriva nulla.  I giovani vivono di espedienti in gang malavitose, tossicodipendenti di eroina e colla, in case fatiscenti e maleodoranti, senza alcuno svago  tipico della loro età, ecco perché andare a combattere in Siria contro Assad è considerata una grossa opportunità morale ed economica. Significa dare una direzione, un senso alla propria vita disastrata e storta, controllata dallo Stato. Nelle Maldive non è possibile manifestare dissenso nei confronti dei governanti o dichiarare di essere atei, perché l’Islam è la religione di Stato, solo i musulmani possono essere cittadini delle Maldive. Non si può avere un’altra religione né non averne.

Quando si pensa alle Maldive si ha subito l’immagine di un Paese con magnifiche risorse naturali e paesaggistiche, resort stupendi immersi in luoghi paradisiaci, con il clima di trenta gradi, che è costante per tutto l’anno: questo è il volto propagandato in tutto il mondo. Nella realtà le risorse esistenti sono distribuite male, pochissimi ricchi e moltissimi poveri senza più alcuna identità: non hanno più le abitudini culturali indigene ed  hanno acquisito dell’Occidente solo le brutture e i vizi. Anche l’Islam di attuale osservanza non è quello delle Maldive di un tempo, ma quello imposto dall’Arabia Saudita, il Paese che finanzia scuole, ospedali, moschee, giornali. Le donne devono coprirsi totalmente di nero in pubblico, anche sulla spiaggia, asservite ai maschi della famiglia e all’Islam.

Dal 2013 il presidente delle Maldive è Yameen, in teoria nelle Maldive vige la democrazia, nella realtà il potere è nelle mani degli affaristi ricchissimi, ai quali fa comodo che la maggioranza della popolazione sia povera, ignorante e vada a combattere in Siria. Dunque, la povertà ha ragioni politiche precise. I giovani vanno in Siria in cerca di un lavoro e di una identità.  L’alcool, il divertimento, fare sesso fuori dal matrimonio sono proibiti, ma nei fine settimana chi può permetterselo va in Sri Lanka e dimentica di essere un vero musulmano; l’ipocrisia, la doppia facciata imperano. Chi si ribella al sistema, del quale sono compresi anche i giudici, è aggredito, malmenato, percosso ed eliminato, come è successo a Rilwan, un blogger laico, di cui non si sa più nulla dal 2014, volutamente, perché nessuno ha mai indagato.

Le Maldive dei maldiviani sono completamente diverse da quelle dei turisti stranieri, sono Male, la capitale, dove ci sono solo cemento e violenza. Nessuno si può permettere di occuparsi di politica o di Islam, tutti hanno paura, esclusi dalla società  desiderano avere una vita diversa, anche morire è preferibile a ciò che sono costretti a vivere: ingiustizie e violenza. Anche un bambino può comprendere le motivazioni che spingono i giovani senza un lavoro, con un presente precario e senza futuro a volersi arruolare in Siria. Che le Maldive e non solo i giovani maldiviani siano senza futuro lo si evince dalle previsioni Onu, secondo cui il mare alla fine di questo secolo salirà di 59 centimetri e sommergerà interamente le isole. Quindi, tutti alle Maldive perderanno tutto. Un popolo dal destino  segnato, una terra che non esisterà più, sono allo sbando completo.

 


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Grazia Procino, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Grazia Procino, nella sezione Articolo, ha pubblicato anche:

:: [ Letteratura ] Edipo a Colono, la tragedia sulla morte (Pubblicato il 27/10/2017 13:55:12 - visite: 2521) »

:: [ Letteratura ] Eracle, l’imprevedibile follia (Pubblicato il 30/09/2017 20:58:08 - visite: 2269) »

:: [ Letteratura ] Agamennone di Eschilo, un doppio delitto in famiglia (Pubblicato il 21/09/2017 13:47:25 - visite: 748) »

:: [ Letteratura ] Torniamo alla tragedia greca più antica, l’eco di Eschilo (Pubblicato il 17/09/2017 15:41:41 - visite: 984) »