A Francesco
Ride negli occhi la rovesciata
terra. Sa di colore che alla fine
è luce e nella luce accoglie
piazze di sangue e corpi
di fanciulli nudi. E sulla soglia
scura appare già fecondo
di un seme gonfio, massa
che addensa di innocenti
il grido. Ride in un uomo
Cristo di sconfitta porporato -
sa delle zolle asciutte la pioggia
che si spera. Cammina la voce
da sprofondo in noi negato.
Ma giunge come il vento
tra i rami della quercia, colomba
che l'eterno ci profetizzava.
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