Pubblicato il 19/05/2017 07:21:48
NEWS DAL SALONE DEL LIBRO TORINO
Il “Festival di Fàvolà” presentato alla XXX Edizione del Salone del Libro di Torino. “Pinocchio. Storia di un burattino e di un terremoto”.
I rispettivi presidenti delle Associazioni Culturali “La Meraviglia” e “I luoghi della scrittura”, Cinzia Carboni e Mimmo Minuto, interverranno alla XXX Edizione del Salone del Libro di Torino per la presentazione ufficiale del “Festival di Fàvolà: storia di un burattino e di un terremoto”, la Kermesse annuale marchigiana dedicata alla Letteratura Internazionale per ragazzi che si è imposta, negli ultimi anni, come punto di riferimento per questo genere letterario e che, da quest’anno, lascerà la splendida cornice della Riviera delle Palme per raggiungere i comuni colpiti dal sisma degli scorsi mesi, Arquata del Tronto, Amatrice e Norcia, portando le meraviglie della favola di Pinocchio, direttamente ai bambini residenti nelle zone del terremoto. La presentazione ufficiale del Festival, a Torino, sarà trasmessa, in diretta streaming, alla presenza delle Istituzioni Regionali locali ed è patrocinata dalle Regioni Marche, Umbria e Lazio, dai comuni di Arquata del Tronto, Amatrice e Norcia, dalle Associazioni Internazionali “Save the Children” e “Unicef”, dal Garante per i diritti dell’Infanzia delle Marche, dalla Fondazione Collodi e, per finire, onorata del prestigioso patrocinio del MIBACT, il Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo.
A dare ulteriore conferma dell’impronta altamente solidale che ha contraddistinto il Festival di Favolà fin dall’inizio, ci sarà la distribuzione, a Torino, di migliaia di segnalibri interamente offerti e realizzati dalla ONLUS “INSIEME CON VOI” - Associazione Provinciale Familiari di ragazzi gravitanti nel mondo della disabilità mentale. Olga Merli : ufficiostampafestivalfavola@gmail.com
Fazi Editore vi invita a visitare il Salone internazione del Libro di Torino. Veniteci a trovare al Padiglione 2, stand K71! Care lettrici e cari lettori, da oggi trovate in libreria «Nuovo Medioevo» di Nikolaj Berdjaev, il più acuto e profetico saggio filosofico sulle cause della Rivoluzione d’ottobre e sul suo superamento, che riproponiamo nel centenario della Rivoluzione russa.
Nikolaj Berdjaev 'NUOVO MEDIOEVO' collana Campo dei Fiori «La rivoluzione in Russia c’è stata. Questo è un fatto, e non resta che prenderne atto. Constatare un fatto non vuol dire apprezzarlo. La rivoluzione è un fenomeno naturale, come il terremoto in Giappone, e non ha senso discutere se riconoscerla oppure no. La Rivoluzione russa è una grande disgrazia. Non vi è mai stata una rivoluzione felice. Ma le rivoluzioni sono opera della saggezza divina, e per questo i popoli hanno molto da impararne».
Il libro Pubblicato a Berlino nel 1923, grazie alla sua prosa incalzante e visionaria e alle sue intuizioni sorprendenti, Nuovo Medioevo è il libro che ha dato a Berdjaev celebrità internazionale. Il filosofo russo articola la sua concezione della storia a partire dal Rinascimento, quel momento in cui in Italia, e in Europa, si raggiunsero le vette più alte del pensiero e della produzione artistica: da Giotto a Michelangelo, da Dante a Piero della Francesca. La vera forza propulsiva del Rinascimento, però, va scovata nella convivenza tra la spiritualità cristiana medievale e una nuova visione del mondo, l’umanesimo. Se la modernità non è altro che la storia del progressivo smarrimento dei valori cristiani in favore della completa egemonia dell’umanesimo, la Rivoluzione russa rappresenta la loro completa dissoluzione e il fallimento dell’umanesimo stesso. Questo deserto spirituale, però, non è un esito, ma solo un’ulteriore tappa della storia: a riscattarci da questa condizione sarà il Nuovo Medioevo. Non un’epoca buia, ma un periodo di rifioritura spirituale e culturale.
«Le riflessioni di Berdjaev sembrano scritte ieri, dense come sono di quell’impasto di rifulgente ossessione per la modernità e senso della fine che fanno il nostro pane quotidiano. Impressionante, in specie, l’analisi del ritorno al divino». Mario Fortunato, «La Stampa»
Nikolaj Berdjaev Singolare figura di filosofo e scrittore, appassionato di Dostoevskij, tormentato dal fondo nichilistico dell'anima russa, Nikolaj Berdjaev (1874-1948) ha elaborato una "filosofia cristiana della libertà" dal forte timbro aristocratico. Travolto dalla rivoluzione bolscevica, di cui pure subì la grandiosa fascinazione, passò il resto dell'esistenza in esilio, prima a Berlino poi a Parigi, partecipando attivamente alla vita culturale francese. Tra le sue opere, Il senso della creazione, Filosofia dell'ineguaglianza, La concezione di Dostoevskij, L'idea russa.
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