Pubblicato il 15/05/2017 08:12:49
Raffaello Cortina Editore è al Salone Internazionale del Libro di Torino 2017.
I nostri autori e gli eventi che li vedono protagonisti al Salone Internazionale del Libro di Torino.
Vi aspettiamo al Lingotto Fiere PAD 2 STAND L 46 da giovedì 18 a lunedì 22 maggio. ‘Medici a metà: quel che manca nella relazione di cura’ - incontro con Claudio Rugarli
Venerdì 19 maggio, ore 13.30 - Spazio Autori Interviene Roberto Satolli ‘Pensieri di uno psicoanalista irriverente’: guida per analisti e pazienti curiosi - incontro con Antonino Ferro
Sabato 20 maggio, ore 13.00 - Sala Blu Interviene Annalena Benini Alessandro Lombardo dialoga con Antonino Ferro in occasione dell'uscita del libro ‘Pensieri di uno psicoanalista irriverente’. Guida per analisti e pazienti curiosi
Sabato 20 maggio, ore 20.00 - sala del 900 al polo del 900, via del Carmine 14 In collaborazione con Ordine degli Psicologi del Piemonte e Festival Psicologia di Torino
News / Incontri Raffaello Cortina Editore presenta inoltre: Michele Cometa a Roma presso l'Università degli Studi Roma Tre (via Ostiense 234).
Martedì 16 maggio Michele Cometa presenterà alle 15.00 il suo saggio ‘Perché le storie ci aiutano a vivere. La letteratura necessaria.
Dalla quarta di copertina: Non sappiamo perché e come l’Homo sapiens abbia sviluppato la capacità di costruire storie. Possiamo però ipotizzare come presumibilmente siano andate le cose. Cioè come un ominide abbia sviluppato la facoltà di narrare storie e come queste lo abbiano avvantaggiato tra tutte le specie. Si tratta dunque di studiare la narrazione, la fiction e la letteratura nel contesto della teoria dell’evoluzione e delle scienze cognitive, prendendo le mosse dalle recenti acquisizioni dell’archeologia cognitiva che mettono in relazione la produzione di utensili e lo sviluppo di capacità narrative. Si comprende così che la narrazione ha un ruolo decisivo nella costituzione del Sé e delle sue protesi esterne, come da tempo sostengono i teorici della mente estesa e della cognizione incarnata. Questo studio si inserisce nel quadro più ampio di una teoria biopoetica della narrazione e di un’antropologia filosofica che non trascura il bios rispetto allo spirito. Per questo, categorie fondamentali come la compensazione e l’esonero possono essere rilette in chiave evoluzionistica e fornire alcune spiegazioni del comportamento narrativo dell’Homo sapiens: il riequilibrio dei suoi deficit funzionali ed esistenziali e il contenimento dell’ansia.
L'autore Michele Cometa insegna Storia comparata delle culture e Cultura visuale nell’Università degli Studi di Palermo. Nelle nostre edizioni ha pubblicato La scrittura delle immagini(2012).
Ingresso gratuito.
Ringrazio il prof. Arturo Mazzarella, docente di Letterature Comparate presso Università Roma Tre - Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, per aver condiviso l’annuncio di questo evento. Del quale voglio qui ricordare il suo libro più recente: ‘ Il male necessario'. Etica ed estetica sulla scena contemporanea - Bollati Botinghieri 2014:
Come scrive l’autore: «Non c’è bisogno necessariamente di un trauma retrostante per compiere una strage. A volte ci vuole molto meno. Basta l’incapacità di dare una forma alla ressa di immagini smembrate che alimentano l’esperienza di ogni soggetto. Ma quale forma conferire a un’esperienza che (…) si è nutrita esclusivamente della solitudine, del vuoto? Nessuna, ovviamente, in quanto bob si tratta di una solitudine o di un vuoto circoscritti. Ma del nulla ...» Oggi è ancora così? L'acuta perizia critica condotta da Arturo Mazzarella produce un'altra risultanza: il male ha perso il proprio stigma maledetto - la trasgressività morale, contro cui era ancora possibile il titanismo della ribellione - per risolversi in una tonalità estetica, ossia percettiva, sensibile, che depotenzia e atrofizza, avvolgendo vittime e carnefici in un'unica spirale di irresponsabilità. È la molecolare insensatezza che intride magistralmente i romanzi di Michel Houellebecq, Bret Easton Ellis, Roberto Bolano ed Emmanuel Carrère, i film di Lars von Trier, Gus Van Sant e Michael Haneke, i fotodipinti di Gerhard Richter e le installazioni di Maurizio Cattelan. Fibre di parole e di immagini che rappresentano la nuova fenomenologia del male.
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