Pubblicato il 04/08/2016 08:37:12
VENEZIA CINEMA 2016
L'Islanda per la prima volta in gara alla Mostra di Venezia. di Jorn Rossing Jensen
29/07/2016 - Il film d'esordio di Guðmundur Arnar Guðmundsson, Heartstone, e il documentario danese The War Show sono selezionati alle Giornate degli Autori Il film d’esordio del regista islandese Guðmundur Arnar Guðmundsson, Heartstone, sarà il primo film islandese in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, poiché è stato selezionato tra i 12 titoli delle Giornate degli Autori. Il festival si terrà dal 31 agosto al 10 settembre. Scritto da Guðmundsson, Heartstone è ambientato durante un’estate turbolenta in un remoto villaggio di pescatori in Islanda. Il teenager Thor cerca di conquistare il cuore di una ragazza, mentre il suo amico Christian scopre sentimenti nuovi verso il suo miglior amico. E poi è ora di smettere di giocare e affrontare le difficoltà dell’essere adulti. Il gruppo di attori islandesi interpreti del film – Baldur Einarsson, Blaer Hinriksson, Diljá Valsdóttir, Katla Njálsdóttir, Jónína Thórdís Karlsdóttir, Rán Ragnarsdóttir, Daníel Hans Erlendsson, Theodór Pálsson e Sveinn Sigurbjörnsson – sono affiancati da veterani come Nína Dögg Filippusdóttir, Sveinn Ólafur Gunnarsson, Nanna Kristín Magnúsdóttir, Gunnar Jónsson e il danese Søren Malling. Guðmundsson ha diretto in passato quattro corti, tra cui Whale Valley (2013), che ha vinto 45 premi internazionali. Il suo primo film è prodotto da Anton Máni Svansson e Guðmundsson per l’islandese Join Motion Pictures, e da Lise Orheim Stender e Jesper Morthorst per la danese SF Studios Production. La società di base a Berlino Films Boutique gestisce le vendite internazionali. Un documentario danese, The War Show di Andreas Dalsgaard, Obaidah Zytoon e Marie Skovgaard, aprirà le Giornate degli Autori. Sceneggiato da Dalsgaard e Zytoon, è prodotto da Miriam Nørgaard, Alaa Hassan e Ronnie Fridthjof per la danese Fridthjof Film, con Dharmafilm e la finlandese Oktober. Il film racconta la Siria dopo la rivolta del 2011. Zytoon, speaker radiofonica siriana, e i suoi amici fanno parte di un circolo di artisti e attivisti, e cominciano a riprendere le loro vite da quando decidono di scendere in strada contro il regime. Mentre il paese sprofonda nella guerra civile, la loro amicizia è messa a dura prova da arresti, morte e violenza. Zytoon lascia Damasco e si dirige verso la sua città natale, Zabadani, centro della ribellione nella provincia di Homs, e verso il nord della Siria, dove assiste alla crescita dell’estremismo. The War Show è il sesto lungometraggio documentario di Dalsgaard; di recente, il regista ha realizzato Life Is Sacred (2014), sulla regola dei cartelli della droga in Colombia.
‘Brimstone’: un western europeo in lizza per il Leone d'Oro di Vitor Pinto
29/07/2016 - Dakota Fanning e Guy Pearce sono i protagonisti del primo film in lingua inglese del regista olandese Martin Koolhoven. ‘Brimstone’, primo film in lingua inglese del regista olandese Martin Koolhoven (Schnitzel Paradise ), è stato selezionato per competere alla 73a Mostra del cinema di Venezia (31 agosto – 10 settembre). Questa selezione colma un vuoto lungo dieci anni durante i quali nessun titolo olandese è stato in corsa per il Leone d’Oro – l’ultimo era stato Black Book di Paul Verhoeven. Gli attori hollywoodiani Dakota Fanning e Guy Pearce guidano il cast di questo thriller gotico ambientato nel vecchio west. Fanning interpreta una giovane donna muta che comunica attraverso il linguaggio dei segni, assistita da sua figlia. Quando un nuovo prete (Pearce) arriva in città, la ragazza avverte immediatamente che lei e la sua famiglia sono in pericolo. Nel corso di quattro capitoli, Brimstone mostra il confronto tra i due, e racconta anche come la vita della protagonista si è svolta in passato. Anche Kit “Jon Snow” Harington e l’attrice olandese Carice van Houten (Black Book) fanno parte del cast. ‘Brimstone’ è una grande coproduzione europea guidata dalla compagnia olandese N279 Entertainment, con X-Filme (Germania), Prime Time (Belgio), The Jokers (Francia) e Dragon Films (Svezia), e ha ricevuto il sostegno del Netherlands Film Fund. Altre due coproduzioni olandesi minoritarie saranno al Lido quest’anno, in programma nella sezione Orizzonti: King of the Belgians e White Sun. King of the Belgians è l’ultimo lavoro del duo Peter Brosens e Jessica Woodworth. La società di base ad Amsterdam Topkapi Films si è unita a questa coproduzione guidata dai belgi di Bo Films, che hanno coinvolto anche Entre Chien et Loup (Belgio) e Art Fest (Bulgaria). Selezionato infine anche White Sun Deepak Rauniyar, prodotto da Aadi Production (Nepal), in coproduzione con Louverture Films (USA) e The Film Kitchen (Paesi Bassi).
‘I Called Him Morgan’ e ‘Sámi Blood’: due film svedesi in anteprima mondiale a Venezia di Jorn Rossing Jensen
29/07/2016 - Dopo il sassofonista statunitense d'avanguardia Albert Ayler, Kasper Collin ritrae il trombettista americano Lee Morgan e sua moglie Helen, che lo uccise nel 1972 I Called Him Morgan del regista svedese Kasper Collin è stato selezionato per il programma principale (fuori concorso) alla 73ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, mentre l'opera prima di Amanda Kernell, Sámi Blood, sarà proiettata in occasione delle Giornate degli Autori. Entrambe le pellicole avranno comunque la loro anteprima mondiale al festival, che si svolgerà dal 31 Agosto al 10 Settembre. Collin ha scritto, diretto e prodotto il documentario sul famoso jazzista e trombettista americano Lee Morgan, il quale, in una notte innevata nel Febbraio del 1972, è stato ucciso da un colpo di pistola esploso dalla moglie durante una serata allo Slug's Sallon nell'East Village di New York. L'omicidio ha scioccato la comunità jazz - “e questa è una lettera d'amore a due personalità uniche e alla musica che li ha legati,” ha dichiarato il regista. 'È una sensazione stupenda aver terminato definitivamente il film dopo sette anni di lavoro', ha aggiunto. 'A detta di chi conosceva Lee ed Helen, lei era allo stesso tempo la donna che lo ha salvato e quella che l'ha ucciso. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno contribuito a questo film e soprattutto quelli che hanno reso – e rendono ancora oggi – possibile questa musica. Non potrei immaginare la mia vita senza.' A Collin sono serviti sette anni anche per realizzare ‘My Name Is Albert Ayler’ (2005), il suo primo documentario – della durata di un lungometraggio – sul sassofonista d'avanguardia che ha registrato il suo primo album in Svezia nel 1962 ed è stato trovato morto otto anni dopo nell'East River di New York, all'età di 34 anni. L'agente di vendita New York's Submarine Entertainment si occupa della vendita internazionale del film. In programmazione per le Giornate degli Autori, ‘Sámi Blood’ di Kernell racconta la storia, ambientata negli anni '30, di una ragazza sami di 14 anni che lavora in un allevamento di renne e deve sopportare il razzismo e i test biologici che le fanno nel convitto nel quale alloggia. La protagonista inizia a sognare una vita diversa, ma, per ottenerla, deve diventare un'altra persona e rompere tutti i legami con la sua famiglia e la sua cultura. ‘Northern Great Mountain’ (2015), premiato cortometraggio del regista che parla di una madre sami e del figlio che ritornano insieme alle loro radici, è stato di fatto un prologo al lungometraggio, che presenta un cast formato da Lene Cecilia Sparrok, Mia Sparrok e Maj-Doris Rimpi. Lars G Lindström ha prodotto il film per la Nordisk Film Production Sverige – Nordisk si occuperà anche della distribuzione locale, mentre la danese LevelK è a capo delle vendite internazionali. Come nota conclusiva, il primo cortometraggio del regista e produttore argentino-svedese Juan Pablo Libossar, ‘Amalimbo’ – una produzione estone-svedese curata da Johanna Lind per la svedese Fasad – è stato selezionato nella competizione Horizons.
‘São Jorge’: nuovi ‘Orizzonti’ per Marco Martins di Vitor Pinto
29/07/2016 - Il regista portoghese torna al Lido con la storia di un pugile disoccupato che accetta un lavoro in un’agenzia specializzata in recupero crediti; Nuno Lopes (nella foto) interpreta il ruolo principale. ‘São Jorge’, il nuovo lungometraggio del regista portoghese Marco Martins, è stato selezionato per competere nella sezione Orizzonti del Festival del Cinema di Venezia, che celebra la sua 73ª edizione dal 31 agosto al 10 settembre. E’ l’unica produzione portoghese che sarà proiettata al Lido quest’anno. ‘São Jorge’ segna il ritorno di Martins alla Mostra, dove in passato è stato proiettato il suo corto Um Ano Mais Longo, co-firmato dallo sceneggiatore italiano Tonino Guerra. In questa occasione, il cineasta presenterà una storia che mischia finzione e documentario, con protagonisti attori professionisti e non, e descritto nel comunicato stampa della casa di produzione Filmes do Tejo come ‘un’analisi precisa degli anni dell’intervento della troika in Portogallo e della crisi finanziaria’. Frutto di lunghe indagini, la sceneggiatura di São Jorge è stata scritta dallo scrittore portoghese residente a Tokyo Ricardo Adolgo e dallo stesso regista, e ruota attorno a Jorge, un pugile, disoccupato da lungo tempo, che finisce per accettare un lavoro in un’agenzia specializzata nel recupero crediti, con le buone o con le cattive. L’attore Nuno Lopes (nella foto) - visto di recente in ‘Posto-Avançado do Progresso’ - interpreta il ruolo principale, e torna a lavorare con Martins 11 anni dopo l’acclamato debutto del regista, Alice . Lopes è accompagnato nel cast da Beatriz Batarda, Mariana Nunes e Gonçalo Waddington, oltre che da un buon numero di attori non professionisti. São Jorge è il primo lungometraggio di Martins da ‘Como Desenhar um Círculo Perfeito’ (2009). Dopo di allora, il cineasta ha lavorato in progetti teatrali e ha diretto il documentario ‘Traces of a Diary’. Il suo nuovo film uscirà in Portogallo a novembre.
Il Venice Gap-Financing Market presenta i progetti selezionati di Camillo De Marco
01/08/2016 - L’opportunità di definire il finanziamento internazionale per 25 progetti di lungometraggio di finzione e documentario e 15 progetti di virtual reality & interactive, web series e serie TV. Il Venice Production Bridge, progetto introdotto quest’anno nell’ambito della 73. Mostra del Cinema per dare continuità e al tempo stesso superare e specializzare il Venice Film Market avviato nel 2012 (leggi l’articolo), si terrà dall’1 al 5 settembre all’Hotel Excelsior del Lido. Il nuovo VPB sarà in particolare dedicato alla presentazione e allo scambio di progetti inediti di film e work in progress, per favorire il loro sviluppo e la loro realizzazione. Sarà inoltre attento a una delle principali novità che caratterizzano la produzione contemporanea, ovvero la coesistenza, favorita dalla rivoluzione digitale, di piattaforme diverse: la serialità televisiva, le micro-serie che guardano al web e, soprattutto, la nuova frontiera rappresentata dalla VR/Virtual Reality (realtà virtuale) verso la quale si stanno indirizzando i maggiori investimenti e le ricerche tecnologiche più avanzate. Il VPB intende aprirsi agli operatori commerciali attivi in questi ambiti. Il Venice Gap-Financing Market avrà la durata di due giorni (2-3 settembre, 2016) e offrirà ai 40 progetti europei e internazionali selezionati l’opportunità di definire il loro finanziamento internazionale. 25 progetti di lungometraggio di finzione e documentario e 15 progetti di virtual reality & Interactive, web series e serie TV per i quali saranno organizzati meeting one-to-one tra i singoli team (produttore e regista) e importanti decision-maker del settore cinematografico (produttori, finanziatori privati e pubblici, banche, distributori, sales agent, TV commissioners, piattaforme web e video, istituzioni, società di post-produzione...). I 25 progetti selezionati (18 progetti (9 dall’Europa e 9 non europei) di lungometraggio di finzione che necessitano di completare il pacchetto finanziario con quote minoritarie di co-produzione, avendo almeno il 70% dei finanziamenti già assicurati. 7 progetti (6 dall’Europa e 1 non europeo) di documentari narrativi o di creazione (modalità di presentazione analoghe a quelle dei film):
Fiction
Europa 1 - Alien Food - Giorgio Cugno (Italia/Danimarca/Francia) 2 - Birth - Jessica Krummacher (Germania/Turchia) 3 - Funan, the New People - Denis Do (Francia/Lussemburgo/Belgio) 4 - God Exists, Her Name is Petrunija - Teona Sturgar Mitevska (Macedonia) 5 - Luxembourg - Myroslav Slaboshpytskiy (Germania/Ucraina/Francia/Norvegia) 6 - The Intruder - Leonardo Di Costanzo (Italia/Svizzera/Francia) 7 - The Nature of Time - Karim Moussaoui (Francia) 8 - The Song of Scorpions - Anup Singh (Svizzera) 9 - Touch Me Not - Adina Pintilie (Romania/Francia/Bulgaria) Paesi non europei 10 - A Worthy Companion - Carlos & Jason Sanchez (Canada) 11 - Brief Story from the Green Planet - Santiago Loza (Argentina/Germania) 12 - Dolores - Gonzalo Tobal (Argentina/Francia/Spagna) 13 - Let It Be Morning - Eran Kolirin (Israele/Francia) 14 - Lily and the Dragonflies - René Guerra (Brasile/Danimarca) 15 - Los perros - Marcela Said (Cile/Germania/Argentina) 16 - Sollers Point - Matt Porterfield (USA/Francia) 17 - The Seen and Unseen - Kamila Andini (Indonesia) 18 - Wajib - Annemarie Jacir (Palestina/Francia/Germania/Norvegia/Danimarca) Documentari
Europa 19 - Apolonia, Apolonia - Lea Glob (Danimarca) 20 - Cain, Abel and the Cowgirl - Dina Salah Amer (Gran Bretagna/Francia/USA) 21 - Gold Mine - Ben Russell (Francia) 22 - Latifa - Olivier Peyon, Cyril Brody (Francia) 23 - The Real Estate - Axel Petersén, Måns Månsson (Svezia/Danimarca) 24 - Tierra del mal - Daniele Incalcaterra, Fausta Quattrini (Italia/Argentina) Paesi non europei 25 - Impeachment - Petra Costa (Brasile) Serie Web e TV (7 progetti) + Progetti di Virtual Reality and Interactive (8 progetti di corto/mediometraggi artistico-narrativi da realizzarsi in realtà virtuale) 1 - Ashes to Ashes (Paesi Bassi) VR - Submarine Channel 2 - Exode di Gabo Arora (USA) VR - Un/Verse, Lightshed 3 - Nomads (Canada) VR - Felix & Paul Studios 4 - Our Baby - Simon Bouisson (Francia) VR - La Générale de production 5 - The Future of Forever: Welcome to the Other Sid - Anna Brezezinska (Polonia) VR - Unlimited Film Operations 6 - Trinity - Patrick Boivin (Canada) VR - Unlimited Vr 7 - Oh Moscow - Sally Potter (Gran Bretagna) Interactive/Multimedia Experience - Adventure Pictures 8 - The Boy in the Book - Fernando De Jesus (Gran Bretagna) Interactive/Web series - CYOD Ltd., Thinking Violets 9 - Difficult Second Coming - Dylan Edwards (Gran Bretagna) Web series - Electric Sandbox 10 - Music on the Road - Benoit Pergent (Francia) Web series - Les Films du Poisson 11 - Referees - Giampiero Judica (Italia) Web series - 3Zero2 SpA 12 - Aurora (Italia) TV series - Publispei Srl 13 - Bullfinch (Germania) TV series - Zentropa Hamburg GmbH 14 - Nemesi (Italia) TV series - Indigo Film 15 - School Of Champions - Clemens Aufderklamm (Germania/Svizzera) TV series - Catpics Ltd
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Giorgio Mancinelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|