Delirai, imperfetta, su scale
di bastoni
cose di cucina, casa e
impellenti misure che
ti riconoscono l'abilità alle manovre.
L'erborista
mal si conteneva
cannibali si distinsero
per una sorta di selvaggia trasparenza
ma i tuoi grandi occhi
non versano in mal celato affetto altro
che stridenti colorazioni,
semplici abbandoni nel parcheggio affondato.
Trent'anni sono un lasso di tempo conveniente
per ritirare la mano dal fuoco umido
e stringere a sé i bambini che adoro
mentre fuori puzzavano vini inaciditi
un'unità
di cui conosci le proprietà.
Trovai una pietra bagnata di lacrime
il suo soave splendore un
poco rovinato dalle palestre,
giuro di amare il catasto
nel suo gingillare per il perdono
nel pedigree delle destinazioni.
Se esco e faccio la spesa
orrore si fracassa appena
belle cicogne snelle
m'assembrano le membra.
[ Tratta da Documento (1966-1973), Milano, Garzanti, 1976 ]
Un video: L'assillo è Rima, Amelia Rosselli