Pubblicato il 12/08/2016 12:32:54
Se dovessi scegliere il poeta che piu' amo di quello splendido gruppo che fu la Generazione del '27 in Spagna, sarebbe per me troppo immediato fare il nome di Federico Garcia Lorca; ma non meno rapidamente il mio pensiero cadrebbe fermamente su Gerardo Diego. Vedo i suoi versi risplendere; e dentro tale fiammeggiare, osservo con fremenza e di continuo decisive presenze affini a quella poetica che tanto mi riguarda. Poesia pura, creazionismo, ultraismo, sono tutte carte colorate di un mazzo espressivo che Diego mischia con la sapienza di un grande Maestro, scelto e addestrato dalla Musa, in quanto tra i suoi allievi prediletti e privilegiati. Cosi' spiego a me stesso la profonda visione, e le musiche irresistibili, che accompagnano senza pause i versi di questo magnifico poeta.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Manuel Paolino, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|