A mia madre
C'è un ritratto di te a vent'anni
che io non posso guardare.
Sul mobile, nel soggiorno,
sul mobile che incastona il televisore,
c’è un ritratto di te a vent’anni
che io non so dire.
Certo, in esso ti protendi,
sorridi, come pretese il fotografo;
sei già china su tuo marito, su noi…
Ma tutto questo non è niente
di quello che riesco a sentire.
Ogni volta il ritratto
esce dalla cornice
scivola in me
prende il posto della ragione
diventa un mare di tenerezza…
C’è un ritratto di te a vent’anni
in cui chiedi perdono della tua bellezza.
(1990)
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Pietro Menditto, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.