Pubblicato il 14/01/2013 10:34:30
sfumavano lungo i crinali falde d'azzurro io serbavo in bocca ancora il gusto suo tornavo a valle cullato dal risciò dei miei pensieri e non c'erano ombre nè nuvole o fantasmi pallide figure esangui quelle che il sonno avevano rubato nei momenti del'attesa solitaria L'eco colorata di un canto tenue e lento ritmava col cuore battiti senza tempo. Colsi una viola che occhieggiava nel verde e l'affidai alla corrente. Quando tornai indietro con lo sguardo verso la cima non vidi la vetta, solo il cielo, onnivora celeste spalancata aperta bocca sugli abissi sempre più vicina, sempre più vicina!
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