Pubblicato il 10/10/2012 16:24:13
Non l’affilata pena, ci offende l’infinito ennesimo che dinanzi a noi si chiude, quasi nostra sorte fosse sempre giro breve e mai lo spalancarsi d’un lungo lungomare. Ci offende e ferisce e lontanare la città non dà ragione specialmente di sera quando i muri di periferia rammentano altra uguale solitudine addosso rimandano dolorosa malinconia. Oh immedicata tu esiliata voce.
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