XVII
Mentre Cristofalo placidamente felice chiudeva gli occhi
lo stesso giorno del tunisino che si buttò a mare dal porto
a nuoto voleva ritornare alla sua casa vivo o morto
s’alzò un vento di scirocco un fuoco che seccava l’anima
e i cervelli facili a dire ch’era un fuoco di mille diavoli
non c’era scampo attorno all’unica fontanella ci fu guerra
tra bottiglie e bidoni mostravano i denti pure i cani
tutti a cercare refrigerio ombra e frescura dentro e fuori
s’infilavano nei portoni facevano ciurma nei sottoscala
i più scaltri stavano freschi nelle banche ad aspettare
vediamo chi si va a sventurare in città c’è il coprifuoco
l’unica l’immondizia circola in piena libertà vola festante
insieme a mosche e zanzare ballano certi topi veri padroni
di piazze e palazzi uno spettacolo sotto la càmola del sole
se non finisce questo scirocco ci porta tutti al manicomio
brano da IN CITTA' AL TRAMONTO, inedito
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