Pubblicato il 13/03/2009 00:04:30
Il mutare al divinire. 18/03/2005
Primavera: la natura si riveste dei colori più sgargianti,
l’aria si distende e permea a placar tensioni ed rallegrar lo spirito in audaci pensieri.
Estate: l’afa soffoca come annega il trasudato corpo ed infine stancamente riverso,
quando al calar del sole un lieve soffio di vento inebria godereccio, l’animo perso.
Autunno: l’aree strappa le deboli vesti dal’alberi ormai spogli,
mormorìo tra l’acque in piccole goccie bagnan la terra ch’è già pregna rabbrividisce.
Inverno: muto dal pallido sole ogni pensier sii lingua morta.
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