Pubblicato il 18/09/2016 22:54:04
della serie ,:”Come Eravamo”.
Avventure sul lago di Lugano.
Se ricordo bene era l’anno 1972,ad agosto/settembre,appena arrivato a Brandizzo (TO)emigrato da Rapone.In quel periodo ero ospite per qualche giorno dal mio compianto cugino Francesco Tuozzolo,figlio di zia Carmela Miele e di zio Giuseppe Tuozzolo,all’epoca residente a Rivera/Bironico(Lugano),Svizzera.Sempre nella stessa località,ospite di Pasquale Natale(u Muluna-r),c’era il mio amico di Rapone,il compianto Oreste Tozzi,fratello di Peppino e figlio del maestro Tozzi.Ci incontrammo quasi subito con Oreste e programmammo per l’indomani una gita sul lago di Lugano.Arrivati a Lugano con la mentalità che lì al nord era molto facile “abbordare “le ragazze,cominciammo la “caccia”.Affittammo un pedalò e cominciammo a navigare sul lago.Dopo forse un’ora cercammo di “abbordare” due ragazze tedesche a loro volta su un altro pedalò.Due lingue diverse,era molto complicato ,così trovammo l’intesa parlando in francese(molto scolastico).L’intesa era buona,sembravamo due torelli spettinati.Dopo vari tentativi siamo riusciti a far capire loro che era più facile parlarci da vicino e nel loro pedalò.Loro acconsentirono.Ci siamo avvicinati (per fortuna) alla banchina per l’abbordaggio,e ancorato alla meglio il nostro pedalò,decidemmo di saltare contemporaneamente sul pedalò delle ragazze tedesche(questo anche per farle vedere che eravamo,per così dire “atletici”),facendo leva sul bordo del nostro;non l’avessimo mai fatto!,come abbiamo spinto sul bordo per darci lo slancio,il nostro pedalò naturalmente si allontanò dalla parte opposta.Finimmo in acqua, e aggrappati con le mani al pedalò delle ragazze tedesche ci bagnammo fino a sopra la cintola ,restammo bagnati per tutto il pomeriggio. Alla sera ancora bagnati abbiamo accompagnato le ragazze alla stazione di Lugano.Risultato:Oreste che era un pò più smaliziato di me ,qualche bacetto innocente sulle guance l’aveva anche dato,io neanche quello.Il giorno dopo riprovammo di nuovo l’avventura,ma,ci andò ancora peggio. Affittammo ugualmente un pedalò e ci allontanammo di parecchio dal luogo dove l’avevamo noleggiato .Dopo un pò di tempo,mentre ci trovavamo al largo, le eliche della barca si impigliarono con dei pezzi di legno caduti dagli alberi intorno al lago.Restammo bloccati per parecchio tempo al largo , senza poterci muovere e in balia delle piccole onde.Per fortuna che a Lugano e nel Canton Ticino parlano italiano così riuscimmo a comunicare con altre persone, le quali , andarono a richiamare il lontano noleggiatore,il quale,poi ,con un'altra barca e con l’aiuto di un arpione ci riportò a riva.Fine.
Gerardo Miele
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