Pubblicato il 10/04/2009 01:34:00
“L’ombra del padre” è “il romanzo di Giuseppe”, come esplicitato nel sottotitolo, quel Giuseppe noto alla storia per essere stato il padre di Gesù, o perlomeno, il padre “terrestre” o putativo. Giuseppe vive la sua tranquilla esistenza di falegname, segnata soprattutto dal profondo amore misto a vero rispetto per il padre e per l’altra metà del mondo, quella vista troppo spesso come due braccia da lavoro, ovvero le donne. Egli vive animato dall’amore per le persone più deboli e fragili, viste quasi come un’umanità posta su di uno scalino più sotto rispetto alla società degli uomini. Tuttavia Giuseppe nutre in cuor suo il desiderio di sposarsi, con la donna che ama, e crescere una famiglia come tanti altri. Nel momento in cui vede Miriam sente nel suo cuore di essere pronto a costruire la sua famiglia, ama teneramente questa giovane donna incontrata per caso al pozzo ma l’Altissimo ha in serbo qualcosa di diverso rispetto ad una famiglia normale. Miriam porta in grembo Gesù, e a Giuseppe non sarà consentito di giacere con la sua Sposa, ma sapendo chi è il vero Padre del bimbo, accetta di buon grado e si sottomette ad un destino forse già interamente segnato per lui. Il suo compito sarà quello di amare ed accudire sua moglie e il figlio che ella dà alla luce rinunciando al contempo, oltre ad essere un marito e padre normale, anche agli agi che la sua professione gli consentirebbe. Nel cuore di Giuseppe vi è un profondo e vero amore per la donna che ha scelto come sua sposa, ma accanto a questo puro e luminoso sentimento a volte galleggiano, come pulviscolo nei fasci di luce, scuri granelli di dubbi su quanto gli sta accadendo. Egli ama teneramente il figlio che Miriam dà alla luce, ma è tormentato dal dubbio, gli è difficile comprendere sino in fondo il compito che Dio gli ha donato. Spesso è Miriam stessa a fugare gli interrogativi, altre volte è la forte fede di Giuseppe, sorretta da un amore profondo, a donargli la forza necessaria per proseguire un cammino che non pare mai giungere ad un piano, ma è sempre in salita. Col passare degli anni Gesù cresce ed inevitabilmente avviene il distacco dal padre terreno per potersi ricongiungere al disegno che il vero padre ha per lui. Per Giuseppe sarà un autentico percorso di vera fede quello che si dipana lungo la sua vita, giungerà ad amare Gesù come figlio di Dio, risolvendo i propri dubbi umani con l’aiuto dell’amore, ed è l’Amore a permeare sia la storia di questo uomo giunto a tenere tra le braccia Dio, sia la narrazione di Dobraczyński, nella sua accurata ricostruzione storica. Giuseppe giunge ad amare Dio ed il di lui figlio solo facendo affidamento sulla forza dell’amore. E viceversa l’autore del libro ci dice come dalla purezza di un cuore capace di amore e rispetto per il prossimo possa vedere la luce l’amore per Dio, spesso difficile da capire ed arduo da vivere pienamente ma capace di dare la pace del cuore anche in situazioni difficili. Dobraczyński narra questa delicata vicenda con rigorosa precisione storica dandogli spesso tinte romanzesche senza tuttavia cadere nella tentazione di riscrivere passi dei vangeli per dare una coloritura più allettante alla narrazione, anzi la sua scrittura semplice e, a tratti, asciutta è completamente volta al mettere in luce una figura assai importante sebbene spesso rimasta un pochino “in ombra”. Già l’ombra del titolo è un grande spunto di riflessione, Giuseppe accetta di essere l’ombra sulla Terra del Padre Celeste, ma l’ombra non si stacca mai dai passi di chi la produce, ed osservando il vivido fulgore del grande evento della nascita di Gesù, vi è la figura del padre terreno, che non si nota immediatamente ma getta comunque la sua ombra al pari degli altri “personaggi” che lo animano. O addirittura si può giungere a pensare che Giuseppe nei primi anni della vita di Gesù, quando le mille difficoltà facevano temere che Dio avesse lasciato a loro stessi i membri della Sacra famiglia, sia riuscito a gettare la propria ombra sul Padre, non per desiderio di sostituirsi ad esso, ma semplicemente con la sua abnegazione e continua presenza. Ma queste sono supposizioni, quel che è certo è che il libro è una bellissima lettura, a tratti molto avvincente, e capace di portare serenità nei cuori di chi lo legge, quella serenità che ai giorni nostri è spesso assai difficile da trovare, ma seguendo l’ombra del padre si trova un cammino capace di condurre il cuore alla pura e semplice serenità, questo cammino si svolge su una strada a volte impervia ma che vale la pena percorrere e lungo essa vi si trova un solo segnale ad indicare la direzione corretta, su quel segnale vi è scritto “amore”. Con l’augurio di trovarci tutti su quella strada.
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