Pubblicato il 16/11/2012 16:15:23
Lontano nel sogno io ti incontrerò, quando la notte diventa utero culla di carezze e cuore della gioia fuori dalle liti, fuori dalla rabbia e dalle amarezze.
Come un angelo domandavi quasi quasi permesso di vivere, con accanita dolcezza crescevi dentro di me. Ma non ce la facevi, piccolissimo, ad affrontare il mondo. Ti ha battuto il mondo grande, non era fatto per te il processo del dolore troppo sguarnito nelle molte tempeste.
Vivi quindi come una lacrima felice, nel regalo della nostalgia. Ora ti vedo sorridere in un posto assolato un attimo più rarefatto e un attimo più innocente
Tu hai il nome di rimpianto, i lineamenti scuri delle nuvole che non ardiscono piangere.
Ma se è vero che in questa vita a volte non si vive veramente e a volte non si muore per vero, ogni giorno ha un bel mistero che nasce oltre le aguzze montagne che dividono i paesi e la gente ma che sono commosse dalla primavera.
Mi perderò in simili pensieri per ritrovarti lontano, lontano nel sogno così lontano da sentirti dentro
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