Pubblicato il 22/11/2008 12:00:12
Per me tu sei stato sempre più reale di Dio. Tu monti il palco per la tragedia, tu conficchi i chiodi davanti a una platea di pochi amici scelti.
Per pura cortesia hai storpiato una bella ragazzina, investito un bambino con una mtocicletta. Esempi del genere, me ne vengono a milioni. Lo stesso dicasi per il modo in cui noi due continuiamo a incontrarci.
La risposta forse ce l'ha qualche distributore di cicche colorate a Chinatown, una vecchia porta scricchiolante che si apre in un film dell'orrore, un mazzo di carte che ho dimenticato in spiaggia.
La notte sento che ti rannicchi contro di me, con il tuo fiato caldo, le tue mani fredde e io già simile a un vecchio pianoforte che pende da una fune fuori da una finestra.
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