Pubblicato il 15/10/2012 11:25:54
Se questa tregua contro il tempo servisse a tener nascosto il bivacco dei versi che fanno da spola, tra i gradini dell’anima e il cuore. Non sentirei il fremito che m’avvisa del buio prossimo.
Per quale ragione improvvisa dovrei bastarmi, smettere di colpo e non veder nessuna crepa in questi colori saliti agli occhi, presenti nella penombra delle prime file.
Giro in tondo dentro me come un cane cerca la sua posa, niente mi sottrae a questo moto ove nulla finisce. Una solitudine immensa esiste e sembra torpore, la pioggia una finzione, l’anima disfatta nell’aria è orto incolto.
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