Quando il sangue si fa liquore
Da esso cose ed esseri riemersi
Prendono grondanti la via d’occidente
Senza voltarsi e senza una parola pretendono
Il poema del loro silenzio e del loro dissolvimento.
Chiama questo: teatro del ricordo del sangue
E del suo nascondimento.
Fallo con parole trasparenti.
Con parole trasparenti di’ quel silenzio;
Con parole trasparenti dì frammenti di cristallo
Sottile come un’anima che cinge il velo del suo destino.
Parole trasparenti
Come tutte le parole furono volute
Anche quelle scoccate
All’urlo e all’invettiva e ai sordi gorgoglii
Dei meandri dove ristagna il tempo
A umettare rive che non sanno
Che farsene dell’attesa e usano la speranza
Per nascondere le impronte di un’eresia
Sorta nella livida accidia dei mattini.
Trasparenti nomenclature allinea
Lungo i muri che separano eden da eden,
Menzogna da menzogna, vita irripetibile
Da noia con la falce solenne e bevi i sorsi
Dell’inedia di cui è fatta la compagnia del porco
Quotidiano e sonnolento.
Fallo con parole trasparenti.
Con parole trasparenti di’ quel silenzio;
Con esse sciogli il patto con chi si nasconde apparendo.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Pietro Menditto, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.