Pubblicato il 02/10/2012 16:28:39
dev’esserci un colore una porta una parola che sfondi il grande muro della falsità dev’esserci una voce più vibrante della poesia uno spicchio d’infinito in un corpo dev’esserci un azzurro potente più di quel mare che tacendo - o non tacendo - è naufragato
(*quasi un commento alla poesia “Dev’esserci” di José Saramago, sotto riportata)
Dev'esserci un colore da scoprire, un recondito accordo di parole, dev'esserci una chiave per aprire nel muro smisurato questa porta.
Dev'esserci un'isola più a sud, una corda più tesa e più vibrante, un altro mare che nuota in altro blu, un'altra intonazione più cantante.
Poesia tardiva che non riesci a dire la metà di quel che sai: non taci, quanto puoi, e non sconfessi questo corpo casuale e inadeguato. (vedi http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Proposta_Poesia&Id=1839) <br
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